World Burger Day, la festa del panino più amato (e rivisto così)
Il 28 maggio si festeggia il World Hamburger Day, un classico intramontabile della cucina di tutto il mondo con tante proposte gustose ed originali
In occasione della giornata mondiale in cui si celebra il piatto più amato di sempre, sono tanti gli chef che hanno reinterpretato la classica ricetta proponendola nei loro ristoranti in chiave gourmet.
Dai classici americani, alle rivisitazioni italiane, a ingredienti ricercati: tante le combinazioni per venire incontro a tutti i palati. Ecco di seguito alcune delle proposte:
Polpo al Cuore
“Polpo al cuore” e “Bun bun polpetta” sono le proposte 142 Restaurant. Bun artigianali di altissima qualità e irresistibilmente soffici, farciti con ingredienti unici. Polpo Arrosto al Tè Nero, Maionese di Acqua di Polpo, Pomodoro Secco Calabro e Insalata per il primo; polpette di Manzo al Sugo di Pomodoro Datterino e una cremosissima Salsa di Parmigiano per il secondo
Deli Burger
Il Deli Burger - 110gr di Carne, Pomodoro, Insalata Iceberg, Cipolla Fritta e Salsa Speciale - è il prodotto principe di Al Mercato Street, la nuova destionation dello street food a Milano guidato Eugenio Roncoroni.
Smokeburger
Se si vogliono provare nuovi sapori, lo Smokeburger firmato Cocciuto, è la combo vincente per i veri golosi tra ingredienti regionali e ingredienti più internazionali con un’attenzione alla sostenibilità: Hamburger di Fassona Piemontese da agricoltura simbiotica, Cheddar, Cipolla Croccante, Bacon, Pomodoro Cuore di Bue, Jalapeno e Smoke Maio
Burrata burger
Burrata Burger da Obicà per un hamburger italiano con ingredienti come Angus, Pancetta Affumicata, Cavolo Viola Marinato, Peperoni, Salsa di Avocado e servito con Patate Arrosto a cui si possono aggiungere ingredienti gourmet come il Tartufo Nero Estivo.
Lo chef Pasquale Tozzi non rinuncia mai a inserire nella carta di uno dei due Ristoranti di cui cura la proposta gastronomica, all’interno del Gran Hotel Fasano, sul Lago di Garda, un panino. In carta ora si trova il Cheeseburger di manzo italiano, cipolla caramellata. Un panino che prepara lui stesso, a lunga lievitazione, con base lievito madre e biga, cipolla caramellata rossa di Tropea, cetrioli in agrodolce, 220 gr di Fassona piemontese, un formaggio delle valli bresciane, morbido e fresco. Vincente anche la variante con pesce 100%: capesante, pesce bianco e gamberi, frullati, cotti al vapore e segnati in griglia.
Lo chef Raffaeli Lenzi, del Sereno Hotel sul Lago di Como, la struttura firmata dall’archistar Patricia Urquiola, inserisce la sua versione di hamburger nel menu del pranzo e lo mette a disposizione anche del room service. Cosa propone? Un semplice hamburger con insalata, pomodoro, maionese con aggiunta di semi in grani e carne di manzo 100% italiano. Cosa lo rende speciale? Il pane, fatto dalla brigata di cucina con biga 80%, farina di tipo 1, senza farine raffinate aggiunte. Impasto che viene preparato il giorno prima e formato e cotto il giorno dopo, richiede per cui 24 ore di maturazione. Disponibile anche un burger vegano, con un pane simile all’interno del quale il latte è sostituito da latte di riso, per evitare ogni derivato animale, una maionese di mostarda fatta sempre con latte di soia, insalata, pomodoro e un tempeh di lenticchie che arriva dalle cucine.
Quando a proporre il burger è un pizzaiolo, si può stare certi che la variante sia ancora più golosa, come per il Quadrotto Moris di Valentino Tafuri, della pizzeria 3 Voglie di Battipaglia. L’impasto, codificato da Valentino Tafuri, si caratterizza per l’accostamento di consistenze croccante all’esterno e morbido all’interno. «Il Quadrotto Moris è nato dall’idea di rivisitare secondo la mia interpretazione l’abbinamento mortadella-pistacchio: è il più iconico».A differenza di ciò che avviene comunemente, qui il pistacchio non viene utilizzato in granella nel topping ma è presente sotto forma di pasta, nell’impasto. Nel topping, oltre alla mortadella, diventano protagoniste la senape e la maionese al lime, che aggiungono un tocco pungente e agrumato tanto azzeccato nella pizza. Da dove proviene il nome Moris? Dal binomio (Mor)tadella e p(is)tacchio.