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Le wags della World Superbike

Un giro nel paddock del Mondiale delle derivate, alla scoperta delle più affascinanti mogli e fidanzate dei piloti. Con qualche curiosità sui loro uomini

Belle, intelligenti, vivaci e grintose, le wags del Mondiale Superbike non hanno nulla da invidiare alle compagne più celebri dei calciatori. E, senza dubbio, sono molto più simpatiche. "Mio marito è una frana con l'abbigliamento: coordina colori assurdi. Però è un padre e un marito eccezionale" sostiene una; "Il mio ragazzo mi fa divertire come nessuno ma poi mi sfinisce con l'ordine e la pulizia" replica un'altra. Scopriamo virtù e vizi dei rider.

Dario Aio

Caroline Bloor, moglie di Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team)

Cosa l’ha conquistata di Sylvain?
Le sue maniere gentili, l’aspetto ma soprattutto l’accento francese! E pensare che non volevo conoscerlo: “Non voglio cenare con uno stupido pilota!”, avevo detto all’amico in comune. Dopo pochi minuti ero felice di trovarmi lì.
Suo marito è scaramantico, quando lo attende una gara?
Sì. Da quando lo conosco, cioè da dieci anni, per le gare indossa un paio di mutande che gli portano bene.
Tre pregi di Sylvain?
Bravo papà, bravo marito e fenomeno in qualsiasi sport.
E tre difetti?
Testardo, disordinato, terribile ad abbinare i colori di quello che indossa.
Come se la cava Sylvain con le faccende domestiche?
Faccende domestiche? Sono parole che mio marito non conosce!
Il regalo più bello che il suo compagno le ha fatto?
I nostri tre figli. Anzi quattro: l’ultimo arriva a novembre. Chissà se sarà maschio o femmina? Non vogliamo saperlo.

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Cristina Marinoni