La Russia ha invaso l'Ucraina. È guerra
Con un discorso all'alba il presidente Putin ha dato il via libera all'invasione delle sue truppe. Esplosioni a Kiev e in altre città. «Non accetteremo intromissioni» ha detto il presidente russo
La guerra in Ucraina è cominciata. Alle 6 del mattino ora di Mosca con un discorso televisivo il presidente russo, Vladimir Putin, ha dato il via libera alle operazioni militari.
I cieli di Kiev si sono subito illuminati per alcune esplosioni legate a missili a lungo raggio partiti dalla Russia. Le sirene di allarme sono risuonate più volte. I cittadini a migliaia si sono rifugiati nei bunker che ormai erano predisposti da tempo; ma decine di migliaia sono i cittadini della capitale che si sono messi in fuga con le loro auto diretti verso la Polonia.
Le notizie che arrivano dalla zona sono contrastanti, a seconda che arrivino da Kiev o da Mosca. Da una parte Mosca parla di combattimenti e movimenti nelle due repubbliche appena riconosciute in Donbass, come se l'attacco fosse legato solo a quel territorio. Ma sono segnalati scontri ad Odessa , più precisamente bombardamenti sul porto militare. Smentita l'invasione con soldati via mare sempre ad Odessa. Da Mosca raccontano che il sistema di difesa antiaereo ucraino è stato distrutto. Da questo punto di vista sono stati confermati lanci di missili dalla Bielorussia che hanno colpito le basi aerei militari ucraine. Missili sono caduti anche nella città di Leopoli. Mentre dal confine nord con la Bielorussia sono entrati convogli di carri armati.
Lo Speciale sulla Guerra in Ucraina
Kiev invece parla di scontri su più ampia scala e di aerei ed elicotteri abbattuti.
Attacchi anche a sud, in Crimea. Putin di fatto vuole circondare l'Ucraina togliendole ogni possibilità di movimento ed azione dal cielo ma anche ogni sbocco sul mare.
«Stiamo denazificando l'Ucraina» ha detto Putin nel suo discorso in diretta tv, Il presidente della Russia poi ha esortato le forze di Kiev a consegnare le armi e "andare a casa", assicurando che i piani di Mosca non includono l'occupazione dell'Ucraina ma smilitarizzare il Paese con una operazione speciale. «Le repubbliche del Donbass ci hanno chiesto aiuto. Per questo ho dato il via ad un'operazione militare speciale. La Russia non farà lo stesso errore due volte nel compiacere l'Occidente. Chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire in Ucraina sappia che la Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto. Spero di essere ascoltato».
«Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite umane e sofferenza», ha detto Joe Biden dopo l'annuncio del presidente russo di condurre un'operazione militare in Ucraina. «Gli Stati Uniti e gli alleati imporranno sanzioni dure alla Russia: continueremo a fornire sostegno e assistenza all'Ucraina e alla sua popolazione».
Poco fa ha parlato anche il Premier Draghi: «Quanto succede in Ucraina tocca tutti noi. Vogliamo cercare il dialogo per uscire dalla crisi ma questi giorni dimostrano come il dialogo nei fatti sia impossibile. Chiediamo al Presidente Putin di fermare lo spargimento di sangue e ritirare le proprie truppe al di fuori dei confini riconosciuti dell'Ucraina. Potenzieremo le misure di sicurezza sul lato orientale della Nato. Avevamo promesso sanzioni severe in caso di attacco militare; questo è il momento di metterle in campo. Su questo siamo allineati con i nostri partner. Il Governo lavora senza sosta per risolvere la crisi con a fianco i nostri alleati. Dobbiamo salvaguardare l'ordine internazionale basato su regole da tutti condivisi».
Ucraina, dichiarazioni alla stampa del Presidente Draghiwww.youtube.com
E proprio di nuove sanzioni ha parlato Ursula Von Der Leyen che ha annunciato un pacchetto di misure senza precedenti. «L'Europa sta con il popolo ucraino. Presenteremo un pacchetto di sanzioni mirate e massicce. Colpiremo i settori strategici dell'economia russa bloccando esportazioni e accesso ai mercati fondamentali di Mosca. Indeboliremo la sua capacità economica e di ammodernamento. Congeleremo i beni russi in Europa ed impediremo che le banche russe possano finanziarsi con attività in Europa. Con noi sono anche Stati Uniti, Giappone e Australia. La Russia non deve avere finanziamenti per la sua guerra. Putin sta mettendo a rischio il futuro dei suoi stessi abitanti. Non consentiremo a Putin di sostituire la legge del diritto con quella della forza».
Immediate e pesanti anche le ripercussioni a livello economico. Su tutto il prezzo di gas e petrolio cresciuti del 41%. La borsa di Mosca è stata sospesa dopo un'apertura a -30%. Vola anche il prezzo del grano di cui Russia ed Ucraina sono tra i più grandi produttori del mondo.
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