Giacomo Bozzoli, Soiano, omicidio dello zio Mario
Ansa
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Imprenditore ucciso. Il padre di Bozzoli: «non so dove sia Giacomo»

Il 39enne è svanito nel nulla dopo la sentenza della Cassazione

«Sono nel letto, ho fatto un mezzo infarto. Dove è Giacomo? Non lo so davvero». Sono le parole di Adelio Bozzoli, il padre di Giacomo condannato all'ergastolo per la morte dello zio Mario e svanito nel nulla dopo la sentenza della Cassazione. Adelio ha risposto al telefono e ha detto di non sapere nulla sul figlio, 39enne, che risulta essersi connesso a whatsapp l'ultima volta la notte del 24 giugno scorso.

Poche ore dopo il verdetto della Cassazione, i carabinieri si presentati a casa di Giacomo Bozzoli, a Soiano del Garda, sulla sponda bresciana del lago, ma non hanno trovato nessuno. Non lui, ma nemmeno la moglie e il figlioletto. Scappato? Solo allontanato in attesa di costituirsi in un carcere "comodo", magari a Verziano, sicuramente miglior del sovraffollato Canton Mombello?

Per ora tutto tace. Gli inquirenti si sono dati 48 ore di tempo - che scadranno domani pomeriggio - "prima di scatenare l'inferno per fargli terra bruciata attorno" viene spiegato da fonti investigative. I telefoni riconducibili a Giacomo Bozzoli risulterebbero staccati. Le ricerche sono però già iniziate. Al momento il nome di Giacomo Bozzoli è stato inserito nel database delle forze dell'ordine a livello nazionale affinché possa essere fermato qualora fosse in alberghi, aeroporti, porti e zone turistiche. I suoi legali si trincerano dietro ad un "no comment" mentre il padre Adelio, ieri presente in Cassazione a Roma e che aveva spiegato che il figlio stava aspettando l'esito del processo a casa, non risponde più al telefono.

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Redazione