Giudici liberano migrante: «Le misure del governo sono illegittime»
Il Tribunale di Catania ha accolto il ricorso di un migrante che è sbarcato a metà settembre a Lampedusa e che è stato successivamente trasferito nel nuovo centro di Pozzallo. I giudici hanno giudicato il recente decreto del governo "illegittimo in più parti".
La notizia è stata riportata in anteprima dal sito di Repubblica. In particolare, fonti legali sottolineano che "i giudici contestano la nuova procedura di trattenimento e la cauzione di 5000 euro da pagare per non essere mandati nel centro".
Secondo il deputato di FdI, Sara Kelany, responsabile del Dipartimento Immigrazione, la decisione del Tribunale di Catania è politica e ideologica. Ha dichiarato: "Il Tribunale di Catania, non convalidando il trattenimento dei quattro tunisini soggetti alle nuove procedure accelerate di frontiera disposte dal governo, ha assunto delle decisioni politiche e ideologiche. Le ordinanze appaiono infatti poco ancorate al quadro normativo vigente e immagino che saranno impugnate dall'avvocatura dello Stato. Spiace dover constatare come ancora una volta si pieghi il diritto all'ideologia. Le sentenze sconfessano non solo e non tanto il decreto del governo, ma la normativa europea su cui il decreto poggia".
Il presidente dell'ANM, Giuseppe Santalucia, ha commentato la decisione del Tribunale di Catania dicendo: "Noi non partecipiamo all'indirizzo politico e governativo, facciamo giurisdizione. È fisiologico che ci possano essere provvedimenti dei giudici che vanno contro alcuni progetti e programmi di governo. E questo non deve essere vissuto come una interferenza, questa è la democrazia".