Lorenzo Fragola: da X Factor all'arte di sperimentare
Incontro con il giovane cantante a Palermo per Panorama d'Italia: dall'esordio al talent show all'ultimo album "Bengala"
"Mi sarebbe piaciuto avere modo di formarmi prima di X Factor. Ho imparato tutto giorno dopo giorno: dallo scrivere le canzoni all’avere un orecchio critico, dallo stare sul palco al fare le interviste. Quando sei in Tv le persone si affezionano a te più come personaggio che come musicista. Col passare del tempo sono invece le canzoni a conquistare il cuore dei fan. Adesso nei miei concerti buona parte del pubblico conosce a memoria i testi delle canzoni, anche di quelle che non sono state promosse come singoli”.
Si racconta così Lorenzo Fragola, ospite a Palermo di Panorama d'Italia nella sala gremita del cinema Politeama. “La popolarità improvvisa a 19 anni ti obbliga a fare delle scelte e ad imparare in poco tempo cose da adulti come la gestione dei soldi, dell’avvocato e della casa. Non è semplice” spiega davanti al suo pubblico prima di imbracciare la chitarra per regalare ai presenti una bellissima versione di The drugs don’t work, un classico dei Verve di Richard Ashcroft diventato un successo mondiale nel 1997.
“Una canzone spettacolare” dice Fragola. “Mi è sempre piaciuta molto, soprattutto per quel testo così inusuale per una rockstar” racconta.
Dalla musica all’attualità: “Ho visto il film "Sulla mia pelle" e sono contento del fatto che sia riuscito a risvegliare le coscienze su un tema molto delicato e su una morte assurda, quella di Cucchi, che è ancora una ferita aperta” sottolinea.
Quanto al titolo del suo ultimo album, Bengala, spiega: “Ho sparato un razzo per trovare la direzione. Bengala è stato un disco faticoso che ho voluto fare in solitaria, è stato un bel viaggio in mare aperto. Negli ultimi anni il linguaggio della musica è cambiato molto a causa dei social. Io vengo invece da un modo di scrivere tradizionale, ma non mi dispiace sperimentare. Cerco di andare avanti, di evolvermi".
A chiudere la serata, Lontanissimo uno dei brani dell’ultimo album accolto da calorosi applausi. Poi, il bagno di folla tra selfie, abbracci ed autografi. Lorenzo, ancora una volta, ha fatto centro.