Luna: in che modo sta diventando una nuova frontiera del business
Le agenzie governative abbandonano i progetti, ma subentrano i privati con “servizi di consegna”
Per molti anni, il lancio di navicelle nello spazio è stato compito e ambizione dei governi. Solo le agenzie nazionali, infatti, avevano le risorse, la tecnologia e la volontà politica di lasciare l’orbita terrestre ed esplorare altri pianeti. Tutto questo, ricorda The Atlantic, ha cominciato a cambiare negli ultimi anni, quando le aziende sono entrate in scena con la loro tecnologia missilistica. Lo Space Shuttle non vola più, ma il razzo Falcon 9 di SpaceX decolla ogni due settimane, portando in orbita ogni tipo di satellite.
Un nuovo segmento di mercato
E' così che alcune aziende hanno messo gli occhi sulla luna e si moltiplicano i piani per atterrare sulla sua superficie con un veicolo spaziale. Finora, solo tre nazioni - Stati Uniti, Unione Sovietica e Cina - , sono riuscite a sbarcarvi con successo. Nessun privato ha mai fatto altrettanto, ma se qualcuno avrà successo nel prossimo decennio, potrebbe aprire le porte allo sfruttamento del nostro satellite.
I progetti in cantiere
L'anno scorso, l’americana Astrobotic ha annunciato che avrebbe inviato un veicolo nel 2019 in occasione del cinquantesimo anniversario del primo sbarco sulla luna nell’ambito della missione United Launch Alliance Rocket. A luglio di quest’anno, l’israeliana SpaceIL ha dichiarato che la sua navicella spaziale sarà a bordo di un razzo Falcon 9 a dicembre e sbarcherà sulla luna nel febbraio 2019. Sempre a luglio, Blue Origin, la società di Jeff Bezos, ha programmato per il 2023 un atterraggio di veicoli spaziali. E questa settimana, la giapponese iSpace ha siglato un contratto con SpaceX per due missioni lunari: la prima nel 2020 con protagonista una sonda per orbitare attorno alla luna e la seconda nel 2021, con un veicolo spaziale dotato di diversi rover per l’esplorazione della superficie.
L’obiettivo delle missioni
Per le aziende, la luna non è il sogno nazionalistico, ma un mercato. I clienti sono governi o imprese interessati alla “consegna” di hardware per l’esplorazione o per l’estrazione di minerali dalla superficie. Anche la Nasa, sotto l'amministrazione Trump, si è mossa in direzione di un’attività commerciale. Lo stesso giorno in cui ha annunciato la scomparsa di della missione Resource Prospector, l'agenzia ha pubblicato un avviso sollecitando proposte da parte di imprenditori interessati a sviluppare la tecnologia per il trasporto di carichi sulla luna.
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