Il Palazzo di Babele
Benvenuti nelle Terza repubblica, luogo dove nulla sembra più certo e dove nessuno rimane al proprio posto. Ormai tutto è possibile perché nulla è più impossibile
Il Palazzo di Babele - Benvenuti nella Terza repubblica, un luogo dove nulla sembra più certo e dove nessuno rimane al proprio posto. La copertina, un’Italia frantumata in un frullatore impazzito, ci è sembrata l’immagine più eloquente per quello che sta accadendo. E che è successo nelle ultime ore: il governo abortito ancora prima di nascere, ma forse adesso ci riprovano, l’impeachment a Mattarella anzi no, ci hanno ripensato, i mercati in fibrillazione, lo spread che tocca i 300... Una Terza Repubblica animata da leader che decidono le svolte chattando su Whatsapp, che comunicano con i meme, o fanno i micro-video con l’iPad per spiegare cosa è successo. Siamo avvitati in una crisi senza precedenti, quella che azzera ogni parametro e cambia ogni paradigma. Voteremo ad agosto? A settembre? Chi lo sa. Se è verosimile non accade, se è inverosimile diventa subito vero. È l’Italia, bellezza. L’Italia che ne ha viste tante, ma una così mai.
Articoli di Luca Telese, Oscar Giannino, Augusto Minzolini, Claudio Martelli e l'editoriale del direttore, Raffaele Leone.
La storia di copertina del numero di "Panorama" in edicola il 31 maggio.
L’erba voglio. E me la compro
A solo un anno dall’entrata in vigore della legge 242, promulgata per regolamentare e sostenere la coltivazione della canapa, il sogno degli antiproibizionisti e dei rapper è concretizzato: la cannabis «leggera» è oggi è legale. E, come raccontiamo in questa inchiesta, sta conquistando gli italiani. Gli hemp shop si moltiplicano, le farmacie, pur con cautela, iniziano a fiutare il business, il musicista Gué Pequeno ha lanciato una linea di bustine fumabili chiamate Zen, e persino i comuni tabaccai vendono regolarmente confezioni da uno e due grammi con la dicitura «Per uso tecnico». Non solo: grazie alle prospettive aperte dalla nuova normativa, i terreni a cannabis sono passati da mille a 5 mila ettari nel giro di un anno, una rotazione che, secondo gli agronomi, può migliorare la fertilità del terreno fino al 20 per cento.
Indovina chi porta la cena
Dei «rider» si parla molto, ma in realtà si sa poco. Per qualcuno questa attività, consegnare cibo a domicilio, è un passaggio prima di aprire una start-up o una bottega in proprio. Per altri è servita a fuggire da violenza e guerre. Viaggio nelle storie di coloro che consegnano il cibo a domicilio per Foodora, Deliveroo e Uber Eats. Panorama, a Milano, ha seguito e fotografato sei rider nell’attimo cruciale in cui recapitano un ordine. E, per mostrare come cambiano le nostre abitudini di consumo alimentare, li ha messi a confronto con i loro clienti.