Malala racconta la sua storia
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Malala racconta la sua storia

La giovane pakistana aggredita Premio Nobel per la pace, è la protagonista del libro di memorie "I am Malala". Oggi spunto per una traccia della maturità 2015

UPDATE: Agli esami di maturità 2015 una delle tracce prendeva spunto da un brano di Malala Yousafzai per riflettere sul diritto all'istruzione (QUI TUTTE LE TRACCE). Il libro che ha reso nota l'allora quindicenne premio Nobel per la pace è "io sono Malala" di cui avevamo scritto la recensione. Eccola.

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Quindicenne del Pakistan famosa per il suo coraggioso attivismo contro l’estremismo talebano, Malala Yousafzai racconta la sua incredibile esperienza nell'autobiografia I am Malala.

È stata pubblicata dalla casa editrice inglese Little, Brown. Malala Yousafzai, nata nel 1997, è famosa per il suo impegno nella lotta per i diritti civili delle donne nella valle dello Swat, una zona del Pakistan soffocata dal controllo degli estremisti islamici.

"Voglio raccontare la mia storia, ma sarà anche la storia di 61 milioni di bambini che non possono ottenere l'educazione", ha detto Malala parlando del suo libro, "voglio che sia parte della campagna che conduco per dare a ogni ragazzo e ragazza il diritto di andare a scuola. È il loro diritto fondamentale".

"Malala è già fonte di ispirazione per milioni di persone nel mondo", ha commentato invece Michael Pietsch, vice presidente esecutivo della Little, Brown, "Leggendo la sua storia di coraggio e sopravvivenza le menti si aprono e i cuori si allargano. E questo alla fine permetterà a sempre più ragazze e ragazzi di ricevere quell'istruzione di cui hanno bisogno".

Per la pubblicazione di I am Malala, secondo il Guardian , l’editore e la giovane attivista avrebbero raggiunto un accordo di 2 milioni di sterline (circa 2,5 milioni di euro), ma è un’indiscrezione che non è stata ancora confermata.

A soli 13 anni Malala ha aperto un blog (con il contributo della BBC), Diary of a Pakistani Schoolgirl , con il quale provava a dare una testimonianza delle condizioni delle donne e dei giovani sotto il giogo talebano, impegnandosi soprattutto nell’ambito del loro diritto all’istruzione.

A causa del suo attivismo è stata purtroppo vittima di un grave attentato in cui ha rischiato la vita. Il 9 ottobre 2012 alcuni uomini armati la raggiunsero a bordo del pullman su cui stava tornando da scuola, e le spararono ferendola alla testa e al collo. Malala fu ricoverata nell’ospedale militare di Peshawar, dove si salvò miracolosamente. Per timore di altri attacchi fu poi trasferita in un ospedale londinese, da cui è stata dimessa il mese scorso.

Oltre ad aver ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo impegno politico e civile, Malala Yousafzai, che ora vive in Inghilterra, ha vinto lil Premio Nobel per la Pace 2013, grazie alla nomination ufficiale promossa dal partito laburista norvegese. È la più giovane ad aver ricevuto l'importante premio.

Il 10 novembre 2013 è stata festeggiata alle Nazioni Unite in occasione del cosiddetto “Malala Day”.

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- I am Malala - Malala Yousafzai (Little, Brown)

EPA/J. KOHLER/UNHCR
15 febbraio 2014. Malala Yousafzai (la celebre studentessa e attivista pakistana per i diritti civili e l'istruzione, vittima di un'aggressione da parte dei talebani nella valle dello Swat) si asciuga le lacrime al confine tra Giordania e Siria, dove si è recata con il padre per aiutare i profughi in fuga dalla Siria. A Malala sarà assegnato in ottobre il premio Nobel per la pace 2014, vinto insieme all'indiano Kailash Satyarthi.

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Andrea Bressa