Marco Cocci: La cosa più bella è stata decidere di fare ciò che ho fatto fino ad ora.
Io lo conosco ormai da un anno e vi giuro che non ho mai visto nessuno che riuscisse ad ingannare il tempo meglio di lui. Non solo fisicamente (è bonissimo), ma anche come carica vitale. Oggi parliamo un po’ con …Leggi tutto
Io lo conosco ormai da un anno e vi giuro che non ho mai visto nessuno che riuscisse ad ingannare il tempo meglio di lui. Non solo fisicamente (è bonissimo), ma anche come carica vitale. Oggi parliamo un po’ con Marco Cocci: attore, autore e cantante. Il Dorian Gray italiano.
Intanto la prima cosa che vorrei chiederti è come è possibile che a 40 anni tu possa dimostrarne 25? Ti rendi conto che è contro natura?
Ho un buon involucro. Se potessi mostrarti l’interno del mio corpo non so come potesti reagire.
(Comunque il quadro in soffitta è molto tempo che non lo guardo)
Tu canti e scrivi canzoni, oltre che a recitare e scrivere sceneggiature. Dopo tanti anni se dovessi scegliere, che mestiere vorresti fare fra questi?
Vorrei avere costantemente ispirazione per poter scrivere.
I momenti di buco creativo sono abbastanza difficili da distruggere o sfruttare. A oggi non saprei decidere una strada definitiva. Cantare e suonare sono arti terapeutiche, essenziali alla mia tranquillità mentale ed emotiva. Recitare è un lavoro che mi ha fatto scoprire molte cose di me stesso.
Fra poco ti vediamo a teatro qui a Roma, ci dici di più?
Un’opera ardita e innovativa che ha richiesto tutto il mio impegno personale e professionale. Un testo originale, si intitola “Love. L’amore ai tempi della ragione permanente”. E’ una riscrittura noir delle tipiche tematiche bergmaniane. E poi almeno una volta l’anno è d’obbligo, assolutamente, rincontrarsi con un vecchio amico/nemico: il teatro. Comunque vi aspetto tutto dal 7 al 15 di maggio al teatro dell’Orologio.
Il più bel lavoro che tu sia mai riuscito a fare?
La cosa più bella è stata decidere di fare ciò che ho fatto fino ad ora.
Sei considerato un sex symbol, hai tantissime fans che ti seguono ai concerti e altrettante che sui social ti riempiono di apprezzamenti. È davvero più facile la vita di un attore famoso?
Se pensi che alcuni attori/attrici, se non facessero il lavoro che fanno, incontrandoli per strada non li guarderesti nemmeno…
Scherzo naturalmente.
Oltre a “Love” che altri progetti hai in preparazione?
Devo finire un film, “Spiral”. Partirà “In Tre” una commedia a breve, fra poco al cinema con “Cam girls” di Mirka Viola e il 2 giugno andrà in onda il film tv “A testa alta” di Maurizio Zaccaro dove sono protagonista con Pasotti. Poi altri due film per la fine dell’anno e il mio nuovo disco con il gruppo Bruno. Quando sarà il momento magari mi impegnerò per trovare i soldi per un film che ho scritto a cui tengo molto.
I social quanti ti aiutano nel tuo lavoro di cantante? E in quello di attore?
Ho solo Twitter e lo uso principalmente per segnalare le cose che faccio. Per i concerti è molto comodo e immediato.
Consigliamoli 3 profili twitter da seguire.
Boh. Che non è il profilo di uno che si chiama Boh.
Sei felice?
Sono. Cerco di mantenere una neutralità emotiva che mi permetta di lasciarmi stupire, anche delle piccole cose.
Ringrazio per la prima foto Claudia Burlotti.