Maurizio Martina: "Al via una campagna in Usa per la tutela del DOP italiano"
Il ministro alle politiche agricole, alimentari e forestali annuncia il progetto per il 2016: "Dobbiamo sfruttare Expo2015" - FOTO e VIDEO
Expo, futuro e tutela del made in Italy, impatto sul nostro sistema agroalimentare degli accordi Usa-Ue conosciuti come TTIP. L'incontro con Maurizio Martina, Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, ospite a Modena del tour Panorama d'Italia, è ricco di annunci e novità.
Intervistato dal direttore di Panorama Giorgio Mulè plaude al grande lavoro svolto per l’esposizione universale di Milano ormai in chiusura: “Non posso che essere soddisfatto per il lavoro fatto per Expo, con i suoi milioni di visitatori e nonostante tutte le complicazioni di questi ultimi giorni. Credo che l’Italia ne esca bene, con un capitale di relazioni e credibilità che andrà speso dopo la chiusura. E con la testa siamo già oltre il 31 ottobre per capire come sfruttare questa eredità”.
Fondamentale sarà anche il ruolo di Giuseppe Sala, commissario unico di Expo 2015, che “non può essere lasciato a margine ma deve rimettersi in moto all’interno di uno sforzo collettivo per far ripartire il paese”.
Il futuro di Expo
Il punto nodale è il futuro dei terreni dove ora sorge Expo alle porte di Milano: “Quest’area è il simbolo di un’Italia che funziona e il primo vero successo agli occhi dei 140 paesi partecipanti a Expo è stata la straordinaria capacità organizzativa. Questa zona è nel cuore di una città metropolitana ed è uno degli ingressi cruciali per entrare nel nostro paese. Lì ci giochiamo un pezzo del nostro lavoro” ha dichiarato il Ministro.
A questo proposito ha ricordato come si stiano studiando casi di trasformazione importanti di aree metropolitane con accordi tra pubblico e privato. “La Statale di Milano vorrebbe trasferire in Expo la parte più importante dei laboratori delle sue facoltà e noi dobbiamo lavorare perché questo accada”.
Il trattato TTIP
Un tema rilevante per il futuro dell'agroalimentare italiano è l'insieme delle conseguenze che porterà il trattato TTIP.
Martina ha ricordato che “oggi l’Europa esporta 15 miliardi di euro di agroalimentare negli Stati Uniti contro i 9 miliardi dell’America nel Vecchio continente. Il nostro ruolo, quindi, è potenzialmente importantissimo. Comprendo però la preoccupazione per il potenziale abbassamento degli standard di sicurezza alimentare ma che dobbiamo smentire perché nessun accordo commerciale più scavalcare le normative europee di carattere sanitario. Noi difendiamo le nostre Dop e anzi le vogliamo rafforzare negli Stati uniti grazie anche a una serie di spot e di campagne informative in luoghi iconici, per far capire la differenza tra i nostri prodotti e quelli falsi”.
Una campagna in Usa per le nostre DOP
La campagna durerà per tutto il 2016 e toccherà alcuni stati americani e non solo le grandi città statunitensi, per andare in profondità sul territorio. Ma bisogna anche che il sistema agroalimentare italiano si organizzi per arrivare in tutto il mondo, costruendo strutture coerenti con quest’obiettivo. “Per questo faremo accordi con grandi catene distributive americane” ha sottolineato Martina, che ha mostrato anche il nuovo logo unificato dell’agroalimentare tricolore "Italian Taste" che verrà utilizzato nelle attività per far conoscere le nostre eccellenze sugli scaffali americani.
Il logo Italian taste del Governo Italiano per promuovere il made in Italy
Ma il tema dell’origine dei prodotti è centrale anche nell’Unione europea. “L’etichettatura deve consentire al cittadino di conoscere il prodotto che acquista. Su quella dell’origine c’è una discussione su dove si possa arrivare, ed Expo ci ha insegnato che da qui a qualche anno le tecnologie rivoluzioneranno completamente i modi di discutere queste tematiche. Il singolo cittadino con una semplice App farà in un minuto quello che in 10 anni non ha fatto una legge. Mi auguro che riusciremo ad anticipare questi scenari e a non subirli. Questo è il lascito di Expo”.
In chiusura il ministro si è detto soddisfatto dell’eliminazione dell’Imu agricola e della compensazione dell’Iva sul latte previste nella Legge di Stabilità 2016: “Magari si poteva fare di più, ma si tratta comunque di passi molto importanti”.