Trump vince ancora: Johnson è stato rieletto Speaker
Il presidente americano in pectore conferma la propria influenza sul Partito repubblicano. E adesso il riconfermato Speaker della Camera si rivelerà decisivo per portare avanti la sua agenda programmatica
Mike Johnson ce l’ha fatta. Venerdì, è stato rieletto Speaker della Camera dei rappresentanti. E c’è riuscito alla prima votazione, in quello che non era affatto un risultato scontato.
Nonostante i repubblicani abbiano mantenuto il controllo della camera bassa alle ultime elezioni, la loro maggioranza non è amplissima. E un piccolo gruppo di loro deputati non era granché convinto di confermare il sostegno allo Speaker uscente. Alla fine, Johnson è riuscito a vincere con 218 voti contro i 215 raccolti dal leader della minoranza, il democratico, Hakeem Jeffries. Secondo The Hill, a rivelarsi determinante sarebbe stato lo stesso Donald Trump, che avrebbe convinto all’ultimo minuto due oppositori repubblicani dello Speaker a cambiare parere.
Per il presidente americano in pectore si tratta di una notevole vittoria politica. Johnson è uno dei suoi principali alleati a livello parlamentare. E la sua rielezione certifica ulteriormente la significativa influenza di Trump sul Partito repubblicano. Non solo. La vittoria dello Speaker scongiura anche lo scenario caotico che si verificò nel gennaio 2023, quando Kevin McCarthy fu eletto alla presidenza della Camera dopo ben 15 votazioni. A questo punto, il tycoon può avviarsi verso l’insediamento presidenziale del 20 gennaio con un partito sostanzialmente compatto al Congresso.
E infatti non ha esitato ad esultare. “Congratulazioni allo Speaker Mike Johnson per aver ricevuto un voto di fiducia senza precedenti al Congresso. Mike sarà un grande Speaker e il nostro Paese ne trarrà beneficio. Il popolo americano ha atteso quattro anni per buonsenso, forza e leadership. Li otterrà ora e l'America sarà più grande che mai!”, ha affermato il tycoon su Truth.
Johnson può adesso tirare un sospiro di sollievo. Dall’altra parte, deve però prepararsi a due anni di legislatura particolarmente intensi. Innanzitutto dovrà gestire le varie correnti che caratterizzano il gruppo parlamentare repubblicano alla Camera: le tensioni sembrano al momento sopite, ma potrebbero tornare a fare capolino. In secondo luogo, Trump considera Johnson una figura chiave per portare avanti la propria agenda programmatica al Congresso, soprattutto su tasse e lotta all’immigrazione clandestina. Senza poi trascurare i tagli alle spese federali, di cui si occuperà il nuovo Dipartimento per l’efficienza energetica, guidato da Elon Musk. Lo Speaker dovrà riuscire a destreggiarsi con pragmatismo e duttilità. Non è un obiettivo facile. Ma può farcela. Oggi, dal punto di vista politico, risulta sicuramente molto più forte rispetto a quando, da semisconosciuto deputato della Louisiana, si ritrovò quasi improvvisamente catapultato alla guida della Camera a ottobre 2023.