A Bolzano la boutique dei record. Apre per un giorno e poi chiude (causa Dpcm)
II gestori della famiglia Kraler: «Sapevamo di dover chiudere subito per l'ordinanza, ma abbiamo voluto dare un segnale positivo alla città»
Il nuovo negozio di Franz Kraler di Bolzano ha già il suo record, forse mondiale: è stato aperto un solo giorno, il 3 novembre, per altro senza feste e inaugurazioni. Dal 4 novembre, per l'ordinanza contro la pandemia, sono chiuse le saracinesche di via Leonardo da Vinci, che erano state alzate solo la mattina precedente e sarà così fino al 22 novembre.
Ma Daniela Kraler è comunque positiva e ottimista. «Ci abbiamo pensato tanto prima di chiudere l'outlet Alexander's e aprire un vero e proprio negozio Franz Kraler. Abbiamo lavorato tutta l'estate, per rifare gli interni, anche se gli interventi degli architetti Marastoni sono stati sobri e delicati. Per fortuna ci sono venute incontro anche tutte le ditte che ci riforniscono, le quali ci hanno fatto avere la merce senza dei veri e propri ordini».
Franz e Daniela Kraler
La gioia e l'eccitazione per l'apertura sono però durate un solo giorno. «Abbiamo saputo il giorno prima che il giorno dopo avremmo chiuso, ma l'abbiamo aperto lo stesso e l'abbiamo presa con filosofia. Sul momento mi è venuto un colpo al cuore, dopo tutto il lavoro fatto, i tanti progetti, le speranze, ma abbiamo pensato che valeva la pena aprire anche se per un solo giorno. Per noi era importante dare un messaggio alla gente e alla città: bisogna reagire, bisogna combattere, bisogna rimboccarsi le maniche e credere in quello che ci fa. E non dobbiamo lasciarci abbattere. Era da tanto che pensavamo di aprire anche qui il nostro negozio, in una città e non solo nei luoghi di villeggiatura. È stata una scommessa e dovremo aspettare un po' per sapere se l'abbiamo vinta. Ma non dobbiamo lasciarci prendere dalla depressione, anche se è una situazione straziante» continua Daniela Kraler. «Io sono positiva, innamorata del mio lavoro e lo faccio con passione e cerco di reagire alle delusioni e ai momenti di sconforto. Non sono triste o delusa, cerco di trovare la forza dentro di me. Accetto e rispetto le re-gole perché sono fatte per difenderci, non per danneggiarci. Sono previste delle proteste anche a Bolzano, ma io non ci prenderò mai parte». Anche Daniela Kraler, come buona parte della popolazione sarà costretta a lavorare da casa.
Cos'è cambiato nel mondo della moda?
È cambiato tutto, ma non tutto in peggio. Non si fanno più sfilate e fashion week, non corriamo più come trottole in giro per il mondo. Si fanno acquisti più mirati, le stagioni sono molto più lunghe. Si lavora da casa, in tele-conferenza. Il clima è più rilassato e vengono le idee migliori. È cambiata anche la moda, che è diventata molto più portabile. Adesso va l'abbigliamento comodo e pratico, quasi da sport, da tenere in casa e quando si esce. Anche il lusso fa i conti con la crisi, che non è solo economica, ma anche sanitaria, psicologica, una crisi che mette in dubbio tutte le nostre certezze.
L'importante è tenere la barra a dritta e non farsi sopraffare.
Noi vogliamo dare un segnale positivo di speranza: prima o poi tutto questo finirà, riprenderemo in mano la nostra vita, si spera prima possibile se rispetteremo tutti le regole. Anche noi ne usciremo diversi. Forse migliori. Daremo il giusto valore alle cose. E ultimamente ci siamo lasciati prendere un po' troppo la mano, sopravvalutando cose che in questo momento ci appaiono poco importanti o viceversa dando poco valore a cose che sono invece importanti.