L’avanguardia e il romanticismo dello «Slow Writing»
Gli strumenti e gli oggetti narrati da Pineider, antica e leggendaria azienda toscana rilevata dalla famiglia Rovagnati nel 2017, si avvalgono di tecniche d’avanguardia e abilità artigianali preziose, tramandate da generazioni in un sapiente mix che mantiene inalterato il fascino romantico di speciali prodotti da scrittura, per il tempo libero e il lavoro.
Questo lusso garbato di poter diluire il pensare e il progettare e di assaporare la rara esclusività del piacere della materia e del gesto dello scrivere resiste e non cede al frenetico, ipnotico e isterico movimento seriale dei dispositivi tecnologici.
Il nuovo ambassador del marchio, l’attore e produttore Pierfrancesco Favino, omaggia la scrittura unendola al racconto e al cinema, proprio in concomitanza con l’uscita nelle sale dell’atteso film Il Colibrì diretto da Francesca Archibugi e basato sull’omonimo best seller di Sandro Veronesi.
«Slow Writing è il mio concetto di scrittura» dichiara Favino «perché i suoi strumenti tradizionali portano a un utilizzo del tempo che dovremmo recuperare e che senza dubbio appartiene più da vicino al ritmo del nostro pensiero. La cura che le aziende artigiane come Pineider mettono nel produrre le loro creazioni mi ha sempre affascinato. L'Italia ha in queste maestranze della tradizione manifatturiera qualcosa che gli altri Paesi non possono vantare e questo credo sia la principale caratteristica e il valore più prezioso dell'italianità».
Pierfrancesco Favino è un grande appassionato della raccolta di appunti e pensieri in preziosi taccuini, che gli hanno consentito di farne oggetti di lavoro e studio, oltre a catalogare memorie di ricordi ed emozioni indelebili.
«Il mio lavoro mi porta a essere curioso. La curiosità è il motore che mi spinge a leggere, informarmi, conoscere, scrivere e raccontare. Credo sia questo il modo migliore per capire gli altri e di conseguenza se stessi. In questo momento sto ricevendo l'approvazione del pubblico per Il Colibrì, un segno molto importante e positivo per il cinema italiano. Prossimamente usciranno altri due film a cui tengo molto, il primo di questi, il più vicino all'uscita in sala, è L'Ultima notte d'Amore di Andrea Di Stefano, girato a Milano quest'anno».
Il copione di un film è una pagina di bella narrativa carica di emozione, trasmessa tramite i personaggi interpreti che danno forma e ordine all’essenza delle parti.
Il brand Pineider si ispira da sempre al mondo della settima arte, con riferimenti culturali e stilistici per i suoi prodotti a film culto degli ultimi decenni e a successi cinematografici come Avatar, La Grande Bellezza, Back to the Future e Full Metal Jacket, perché il cinema rappresenta un’occasione per coltivare creatività e narrazione.
Il legame tra Pineider e Pierfrancesco Favino esprime la forza di questo racconto e ne costruisce nuovi simboli.
Conclude l’artista: «Per quanto mi riguarda, gli oggetti hanno un valore intrinseco e quando nascono dal talento di chi sa utilizzare materie e forme, innovando nel rispetto delle tradizioni o semplicemente mantenendole e tramandandole, hanno tutta la mia attenzione. Ho sempre ritenuto importante, inoltre, la cura di temi come la sostenibilità, sia sociale che produttiva, che fortunatamente oggi pare avere un peso rilevante per chi agisce sul mercato e per i consumatori».
Le collezioni di stagione di Pineider sono state scattate dal fotografo e founder di The Sartorialist, Scott Schuman, scelto precedentemente come testimonial e ora al lavoro con l’obiettivo della macchina fotografica per tracciare i caratteri tipici della eleganza senza tempo e lo «slow living» che il marchio rappresenta.
Dopo la recente apertura della boutique Pineider su Lungarno degli Acciaiuoli a Firenze, la strategia di espansione e internazionalizzazione dell’azienda è in atto da Ovest ad Est, America, Singapore, Giappone e Corea inclusi, insieme al partner commerciale, il prestigioso showroom di Massimo Bonini.
Altro marchio animato dallo spirito pionieristico che lo caratterizza fin dal 1906, Montblanc, ha da poco presentato durante la Milano Fashion Week la suacampagna On The Move, nel cuore di Milano presso la boutique in Galleria Vittorio Emanuele II.
È stato l’attore Cillian Murphy a esaltare la mobilità come opportunità e strumento per lasciare un segno nel mondo ritmato dall’artista Luca Barcellona che ha realizzato una live calligraphy performance.
Oggi la Maison continua a spingersi oltre i confini della tradizione e a promuovere l’evoluzione delle maestrie artigianali in tutte le sue categorie di prodotto, dagli strumenti da scrittura, agli orologi e la pelletteria, guidata dagli alti standard delle sue Manifatture, Amburgo in Germania per gli strumenti da scrittura, a Le Locle e Villeret per gli orologi e a Firenze per la pelletteria.
La nuova attitudine vuol ispirare e spingere le persone a esprimere il loro massimo potenziale, esattamente come fanno le penne e stilo Extreme 3.0 e un innovativo segnatempo.
«Siamo le nostre passioni» dichiara il claim che invita a lasciare il segno con la passione e la determinazione dei propri interessi personali.
On the Move, ovvero il modo in cui ci si muove determina l’impatto che si lascia nel mondo, un atto di dovuta libertà ma anche di anelito al progresso e, in definitiva, alla realizzazione.
«Questa nuova campagna è un invito a uscire e a viaggiare con stile, curiosità e passione, senza mai smettere di dedicarsi a ciò che si ama davvero» spiega Vincent Montalescot, chief marketing officer di Montblanc.
«Capita spesso – prosegue l’attore e Mark Maker Montblanc Cillian Murphy – di chiedersi se la direzione scelta nella propria vita sia quella giusta e cosa sarebbe successo se si fosse intrapresa un’altra strada. Il modo in cui ci muoviamo contribuisce sicuramente a definire chi siamo e il messaggio di questa campagna è che, se si fa ciò che appassiona e si ritiene davvero importante, è probabile che si stia percorrendo davvero la strada giusta».
Un coraggio che ha sempre dimostrato nelle proprie scelte e nella costruzione della propria strada verso il successo. Nel video tecnologico realizzato dalla pluripremiata agenzia Wieden + Kennedy Amsterdam con la regia di Ian Pons Jewell, l’attore si muove nel mondo andando in direzione opposta rispetto a tutti gli altri, una chiara dichiarazione al pensiero libero e controcorrente.
Tra i protagonisti in scena, ci sono anche gli accessori della nuova collezione cross category On The Move, gli accessori di pelletteria Extreme 3.0, lo strumento da scrittura StarWalker BlackCosmos e un nuovo segnatempo 1858 GMT, compagni di viaggio progettati per ispirare a seguire la propria strada nella vita.
Una terza citazione nello scenario dei prodotti da scrittura, che nasce da una visione unica nel suo genere, va a Pininfarina Segno, marchio che esplora scenari nuovi ed inediti in termini di design, tecnologia, materiali e modalità d’uso.
Il suo laboratorio dedicato al mondo writing & accessories sviluppa gli oggetti del futuro frutto dalla creatività peculiare Pininfarina.
Questo nuovo capitolo di una storia lunga e consolidata, nata nel 1930, permette di sfruttare l’expertise automobilistico dell’azienda con il fascino dell’handwriting per ridare forma e design al pensiero che diviene gesto, segno, scrittura.
Un esempio è la nuova stilo, archetipo della stesura a mano, riproposta con una punta in lega metallica Ethergraf, che permette di scrivere senza limiti su carta comune, lasciando un tratto leggero come quello della grafite e preciso come l’inchiostro.
Oppure il modello in argento Cambiano Silver Luxury 500Th, arricchito dai disegni geometrici della correlazione armonica tra le figure del quadrato e del cerchio, citazione del famoso disegno L’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, e la sua variazione in pelle selleria, Pininfarina Segno Cambiano Luxury Leather Limited 1000, recuperata dal processo produttivo delle prestigiose Sportcars di Pininfarina.
Le proposte innovative includono anche una stilo in magnesio, Special Edition Space Moon Landing 50Th Anniversary, rivestita da un film ceramico bianco che riproduce la superficie del razzo vettore Apollo 11 e che appoggia al basamento da scrivania realizzato in pietra luce, un particolare materiale composito simile all'area di atterraggio dell’allunaggio del modulo LEM.
«Guardare il prodotto da una nuova prospettiva ridefinendone i canoni: questo è l’humus da cui prendono vita i nostri oggetti creati con tecnologie innovative, competenze artigianali e design senza tempo» spiega Davide Fabi, ceo di Pininfarina Segno.
«Il nostro laboratorio ha appena presentato B1 Card, l’evoluzione digitale del biglietto da visita che permette di trasferire i contatti direttamente nella rubrica del proprio interlocutore tramite app e gestire informazioni condivise, monitorare gli analytics e molto altro, tutto tramite una sola card smart».
Ogni card acquistata aiuta inoltre a far crescere Foresta Pininfarian Segno, creata in collaborazione con Treedom.