Accessori

Gli occhiali Dior Signature disegnati da Maria Grazia Chiuri. Un mix perfetto di tecnica e savoir-faire

Intesi come oggetto personale ancora più intimo e indissolubile di un capo d'abbigliamento, gli occhiali hanno alcune funzioni fondamentali, a supporto dell'occhio nel tempo, di filtro e protezione ed anche parte fondamentale dell'aspetto di ogni persona che, indossandoli, comunica la propria personalità in modo ancora più marcato.

Disegnata da Maria Grazia Chiuri per la collezione Dior del prossimo autunno 2021, la nuova linea di occhiali da sole Dior Signature si ispira ai codici della Maison, in particolare ricerca fra gli archivi Dior degli anni Settanta le forme iconiche di una epoca da rieditare in chiave contemporanea.

Le aste in acetato delle montature sono spesse e marcate, impreziosite da due linee metalliche che mettono in risalto il logo Christian Dior, evocando sottilmente la borsa Book Tote con strisce grafiche dorate e tonalità audaci.

Progettati come si fa nell'interior design, pezzo per pezzo, dal frontale, la parte anteriore della montatura dove vengono inserite le lenti oftalmiche o i filtri solari, all'appoggio sul naso (ponte) e sulle orecchie cioè il termine delle aste che lo collegano all'opposto al frontale.

Il grande valore è proprio dato dalla manifattura meticolosa, oltre che dalle performance visive, dell'acetato che permette una ottima adattabilità delle forme, di mantenere la lucentezza del materiale con ampie combinazioni di colori, una buona resistenza meccanica e chimica in modo da conservare nel tempo le caratteristiche di forma e chimico fisiche, minimizzando anche il fenomeno delle allergie.

Per la realizzazione dei nuovi occhiali da sole Dior Signature, si parte dalla creazione dei disegni in scala 2D negli Atelier Dior fino al perfezionamento dei prototipi con Thélios, l'esperto di occhiali del Gruppo LVMH.

«L'idea alla base di Dior Signature è stata quella di pensare ad una collezione che diventasse intramontabile, firmata dal logo Christian Dior e la scritta 'Paris' sotto» dichiara il designer francese.

Il carattere dei rivetti dorati che cominciano e abbracciano la montatura per proseguire poi ed allungarsi come segno grafico sulle aste danno il graffio stilistico alle forme già di per sé geometriche dell'accessorio.

Le lavorazioni necessarie a ottenere un prezioso occhiale sono molteplici, da quelle tecnologiche e industriali al tocco manuale degli esperti artigiani nell'assemblamento e nei decori, come la scritta 'Paris' fatta a mano e poi smaltata dorata.

Una collezione dai grandi volumi, dettagli smussati e linee tese, in un mix perfetto fra gusto retrò e appeal moderno, tecnicità industriale e savoir-faire.

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Barbara Tassara