Le magnetiche creazioni di Thot Gioielli
Intervista alla creatice Susanna Lissignoli: «La rivoluzione è iniziata»
La chiama «una rivoluzione», Susanna Lissignoli, fondatrice di Thot Gioielli. Un brand che racchiude un po’ tutta la sua vita.
Figlia di un collezionista di gioielli antichi, Susanna non poteva che essere travolta, sin da una giovane età, dal fascino magnetico di pietre e metalli scintillanti. I suoi viaggi e i suoi studi di arte e moda le hanno poi regalato un altro grande amore: quello per la storia e per il costume. La natura eclettica e poliedrica di Thot Gioielli, creazioni dall’allure moderno create attraverso le tecniche di un tempo e materiali vintage - spesso unici - si potrebbe dire uno specchio della sua ideatrice e di tutte le passioni che danno forma alla sua esuberante personalità. In fondo, come afferma l’autore Chuck Palahniuk nel suo Diary: «Ogni cosa è un autoritratto. Ogni cosa è un diario».
Come nasce il progetto Thot Gioielli?
Fin da piccola sono sempre stata attratta dal luccichio di queste minuscole opere d’arte in miniatura, sono sempre stata attratta dalla luce di qualsiasi bijoux, gioiello.
Gli studi d’arte e moda mi hanno regalato un grande amore: quello per la storia e per il costume. Thot Gioielli, Bijoux Couture, nasce nel 2010. La mia sfida è stata nell’opera di rivivificazione e nobilitazione di materiali “poveri”, apparentemente poveri, e la creazione di pezzi nuovi, in tiratura fortemente limitata, trasformando ogni singolo articolo in un’opera d’arte e d’anima da indossare con il gusto esclusivo di un abito sartoriale. Un progetto che dalla tradizione antica, cui il marchio “Thot” fa esplicito riferimento, procede verso la modernità coniugando tecniche e materiali vintage a supporti d’avanguardia.
Una paziente lavorazione affidata all’eccellenza di maestranze artigiane esclusivamente Toscane. La fusione di ottone, la saldatura manuale, l’incasso delle pietre e delle resine compongono la tecnica di realizzazione dei gioielli, garantisce finezza di disegno e tessitura superiori e, contestualmente, dà vita a modelli compatti, dal valore scultoreo. La forza di questa Capsule risiede nell'unicità del gioiello. Ogni singolo pezzo è diverso dall'altro, poiché il martello utilizzato dall'orafo rivetta la pietra in modo diverso. Un processo di lavorazione paziente e prezioso che, per la sua complessità, negli anni è stato dimenticato. Thot ha riportato alla luce questa antica tecnica, valorizzandola, che oggi nessun altro produttore esegue.
Il nome Thot rimanda a un dio egizio. Perché questo nome e che significato ha per te?
«Il caso non esiste. È solo il nome che si dà ad una legge che non si conosce» Sesto principio di Thot-Hermes.
Thot, una delle più importanti divinità egizie, oltre ad essere il patrono della magia e della medicina, è l’onnipotente nume di tutte le scienze, il dio degli iniziati, coloro cioè che, secondo l’Alchimia, antichissima scienza umana, trasformano il contaminato metallo in nobile oro. Ecco dunque che Thot appare come il reale e primo patrono di coloro che si rendono capaci di trasformare, grazie ad un’accurata disciplina di umile pazienza e volontà, il materiale informe, rozzo, non lavorato, in sostanza chiara, raffinata e pregiata. E poiché l’alchimista trasforma questa grezza materia nel suo forno, l’athanor, bruciando le impurità del metallo sino a renderlo limpido, terso, è a Thot che si deve l’accensione della scintilla di questo fuoco, che viene pertanto custodito vivo, perenne ed ardente.
Metaforicamente, Thot alimenta così la fiamma esteriore, sia quel fuoco che spinge l’uomo a seguire il richiamo della propria, antica, immanente scintilla interiore, la voce della propria Anima. Ed è l’Energia, derivante da questa fusione tra interno ed esterno, tra idea ed oggetto, tra materia e spirito, che cerco di infondere in ogni creazione, nel nome di Thot.
Che cosa ispira le tue creazioni?
La mia ispirazione pesca a piene mani nella passione: da un lato quella per i bijoux e dall’altro quella per la bellezza antica: i miei gioielli, che definisco una Bijoux Couture, rievocano i fasti di cattedrali, basiliche e palazzi, diventando veri e propri dettagli architetturali da indossare.
Quando disegni un gioiello Thot, a quale tipologia di donna/uomo pensi?
Donna/uomo che desidera dare voce, con stile e carattere, alla propria unicità. Donna/uomo con un’eleganza trasversale, senza tempo, che prescinde i capricci della moda.
Come descriveresti la tua ultima collezione?
Il punk come metafora di smantellamento, liberazione. Fra la calca che spinge, all'inaugurazione di quella boutique londinese Sex, che farà la storia insieme alla visionaria Vivienne Westwood, la donna Thot si muove sinuosa e magnetica, come un felino. Ha fatto a pezzi divise e convenzioni bon ton, e ora è pronta a portare sulla pelle la sua nuova identità trasgressiva: collane multifilo, borchie, studs e forme geometriche. L' oggetto feticcio ora si porta al collo e ai polsi. La rivoluzione è iniziata.