Il futuro della bellezza tra etica ed emozione
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Il futuro della bellezza tra etica ed emozione

Margherita Sette, fondatrice di Elelù Beauty, racconta il suo brand, un invito a riscoprire la propria interiorità e a connettersi col mondo circostante

Elelù Beauty è molto più di un marchio di skincare; è un viaggio attraverso il benessere e la consapevolezza, un invito a riscoprire la propria bellezza interiore e la connessione con il mondo circostante. Non solo come un rituale di bellezza, ma un ponte verso una filosofia di vita più lenta, autentica e consapevole, offrendo un’esperienza che unisce etica ed emozione in ogni prodotto.

Ne abbiamo parlato con la fondatrice del brand, Margherita Sette.

Qual è l'ispirazione dietro Elelù Beauty?

Il mio desiderio più grande è che ogni donna, attraverso Elelù Beauty, possa riscoprire l’amore per sé stessa. Non si tratta solo di prendersi cura della propria pelle, ma di vivere un rituale che rafforzi la fiducia e la consapevolezza di sé. Elelù è un invito alla rinascita, a celebrare la propria unicità e a riscoprire quella bellezza gentile che illumina non solo il viso, ma anche il cuore.

Mi sono lasciata ispirare dalle sensazioni più autentiche della mia vita: i profumi vivaci che mi riportano all’infanzia, il suono rilassante del mare, il tocco della sabbia calda tra le mani e la generosità della natura. Questi momenti di connessione profonda mi hanno insegnato quanto sia importante ritrovare un equilibrio con sé stessi e con ciò che ci circonda.

Il concetto di «ritualità slow» e di bellezza consapevole è centrale per Elelù Beauty. Come spera che questa filosofia influenzi il modo in cui le persone vivono la skincare quotidiana?

Per Elelù Beauty, la skincare non è solo una routine, ma un momento sacro di connessione con sé stessi. Con il concetto di «ritualità slow» e di bellezza consapevole, vogliamo incoraggiare le persone a rallentare, ad ascoltarsi e a vivere ogni gesto di cura come un atto d'amore verso sé stesse.

In un mondo che spesso corre troppo veloce, credo sia fondamentale ritagliarsi del tempo per ritrovare equilibrio e serenità. Per questo, i nostri prodotti sono pensati per trasformare la skincare quotidiana in un’esperienza multisensoriale: formule delicate ma efficaci, texture piacevoli al tatto, fragranze che evocano calma e benessere. Ogni dettaglio è stato studiato per accompagnare chi li utilizza in un rituale rigenerante e consapevole.

Elelù Beauty non si limita a offrire prodotti, ma vuole ispirare un cambiamento nel modo in cui viviamo la cura di noi stessi: rallentare, apprezzare ogni gesto, e riconnettersi con la propria unicità.

Quanto è stato importante per lei il legame con la Puglia nella definizione dell'identità di Elelù Beauty? Ci sono ricordi specifici che hanno guidato la creazione delle formulazioni o delle profumazioni?

Il legame con la Puglia è il cuore pulsante dell’identità di Elelù. La mia terra d’origine mi ha cresciuta con la sua generosità e mi ha insegnato ad amare la bellezza autentica, quella che si trova nelle piccole cose: il profumo degli ulivi, il suono delle onde che si infrangono sulla riva, la sabbia calda che scivola tra le mani. Ogni prodotto della mia linea nasce dal desiderio di catturare queste sensazioni, trasformandole in rituali di benessere.

Un ricordo che porto sempre con me è il braciere della zia di mio padre che noi bambini chiamavamo “nonna”, che nelle giornate d’inverno mitigava il profumo della carbonella con scorze di arancia. Quel mix di note calde e agrumate è rimasto impresso nella mia memoria, un simbolo di calore familiare e semplicità.

Gli attivi brevettati come Hydropom®, Mannaferm® e Regenine® sono un tratto distintivo del brand. Come si è arrivati a scegliere queste tecnologie e ingredienti innovativi?

Gli attivi brevettati rappresentano l’essenza di Elelù, unendo innovazione tecnologica, sostenibilità e un forte legame con il territorio italiano. La scelta di utilizzare queste tecnologie è nata dalla volontà di integrare principi etici e scientifici nella creazione di cosmetici che rispettano la natura e valorizzano ciò che, altrimenti, sarebbe considerato uno scarto.

La filosofia del brand si basa sul concetto di rinascita, che guida la selezione degli ingredienti e permea ogni fase del nostro processo produttivo. Attraverso il concetto di circular beauty, trasformiamo materiali considerati scarti vegetali in risorse cosmetiche preziose, contribuendo a un modello produttivo sostenibile e innovativo.

Collaboriamo con partner d’eccellenza, leader nella biotecnologia cosmetica, per sviluppare soluzioni basate su processi all’avanguardia come la bioliquefazione e l’iperfermentazione. Questi processi consentono di estrarre attivi unici dai sottoprodotti vegetali. In particolare, Hydropom® sfrutta le bucce di pomodoro pugliesi, ricche di antiossidanti, per proteggere e rigenerare la pelle. Regenine®, derivato da bucce d’uva e altri sottoprodotti agricoli, è un alleato prezioso per il rinnovamento cellulare. Infine, Mannaferm®, ottenuto dalla manna siciliana, dona un’idratazione profonda e rigenerante.

La nostra visione abbraccia una collaborazione profonda con agricoltori e fornitori locali, non solo per sostenere la biodiversità, ma per valorizzare un patrimonio di conoscenze e tradizioni che spesso rischiano di andare perdute. Ogni ingrediente che selezioniamo non è solo una materia prima, ma una testimonianza di eccellenza e innovazione radicata nella nostra terra. Attraverso questo dialogo costante con il territorio, trasformiamo risorse naturali in prodotti che celebrano la qualità autentica del Made in Italy.

Guardiamo al futuro con un approccio pionieristico: esplorare angoli inesplorati del nostro panorama agricolo per scoprire ingredienti inaspettati e trasformarli in nuove opportunità per una cosmesi sostenibile. Per noi, la bellezza autentica è un equilibrio tra rispetto per l’ambiente e ricerca dell’eccellenza, e ogni nostra scelta riflette questa tensione verso un’armonia tra etica e performance.

Il packaging sostenibile è uno dei punti di forza di Elelù Beauty. Come è nato il progetto con Giada Tamborrino e quali sono state le sfide maggiori nel creare confezioni eleganti ma eco-friendly?

Il nostro packaging è il risultato di una visione chiara: creare confezioni che fossero tanto eleganti quanto rispettose dell’ambiente.
La collaborazione con Giada Tamborrino è nata proprio da questa esigenza. Grazie alla sua esperienza nel design eco-compatibile, abbiamo costruito un percorso creativo in cui ogni dettaglio è stato pensato per riflettere i nostri valori di bellezza autentica e responsabilità ambientale.

I nostri flaconi sono in vetro, completamente riciclabili e riutilizzabili, e abbiamo scelto la stampa serigrafica per eliminare l'uso di etichette in plastica. Anche il packaging rispecchia il nostro impegno: scatole in carta certificata FSC, prodotte in Italia con energia rinnovabile. Questi materiali non solo riducono l'impatto ambientale, ma offrono anche un’estetica sofisticata.

Dal punto di vista del design, abbiamo puntato su linee essenziali e un’estetica pulita, che riflette la filosofia minimalista di Elelù. Volevamo che ogni confezione fosse non solo un contenitore, ma un oggetto che il cliente desiderasse conservare o riutilizzare.

La sfida più grande è stata mantenere questo equilibrio tra estetica e funzionalità sostenibile. Ci siamo confrontati con limiti tecnologici, costi più elevati e la difficoltà di reperire fornitori capaci di rispettare i nostri standard rigorosi. Ma ogni scelta è stata guidata dalla volontà di innovare e offrire un’alternativa concreta nel panorama beauty.

Oggi, ogni confezione Elelù Beauty è un manifesto della nostra filosofia: un connubio di bellezza, sostenibilità e attenzione per il pianeta. Crediamo che questa sia la direzione giusta non solo per noi, ma per tutta l’industria cosmetica.

Elelù Beauty promuove una bellezza inclusiva, come dimostrano le descrizioni in Braille sui pack. Qual è il suo approccio personale all'idea di bellezza accessibile e universale?

Per me, bellezza significa connessione. Connessione con sé stessi, con gli altri e con il mondo che ci circonda. Quando ho pensato a Elelù, ho voluto creare un brand che non solo valorizzasse l’unicità di ogni persona, ma che fosse anche davvero accessibile, abbattendo le barriere che troppo spesso escludono.

Le descrizioni in Braille sui nostri packaging non sono solo un dettaglio pratico: rappresentano un impegno concreto verso un concetto di bellezza universale, dove nessuno si sente escluso. Voglio che chiunque si avvicini ai nostri prodotti senta che sono pensati anche per loro, indipendentemente dalle loro capacità o dai loro percorsi di vita.

Credo fermamente che la bellezza non abbia confini: è nella diversità, nella sensibilità e nell'autenticità che troviamo la vera ispirazione. Il nostro approccio personale si traduce in un invito a vivere la bellezza come un diritto e un'opportunità per tutti, senza eccezioni.

Cosa possiamo aspettarci dal futuro di Elelù Beauty? Sta già lavorando a nuove referenze o progetti legati al marchio?

Il futuro di Elelù Beauty è promettente e ricco di novità. Stiamo lavorando per ampliare e perfezionare la nostra offerta, ascoltando con attenzione le esigenze della nostra community e seguendo con passione le tendenze del mercato. Attualmente, siamo impegnati nello sviluppo di nuove referenze che rappresentino appieno i nostri valori di sostenibilità, autenticità ed efficacia.

Ma non ci fermiamo qui. Uno dei nostri obiettivi è valorizzare le ricchezze del territorio italiano, collaborando con fornitori di materie prime locali e agricoltori che custodiscono tradizioni preziose e coltivazioni a rischio di estinzione. Crediamo che l’Italia offra un patrimonio agricolo straordinario, una fonte inesauribile di ispirazione e di ingredienti innovativi per arricchire il nostro brand, mantenendo intatto il legame tra etica, sostenibilità e bellezza.

Il meglio deve ancora arrivare.

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Mariella Baroli