paris haute couture armani privé
(Getty Images)
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Armani Privé e la luce che diviene materia

L'alta moda di Giorgio Armani brilla di un'eleganza eterea e scintillante, tra ricami e influenze lontane

Eterea e scintillante, la collezione Armani Privé si manifesta come un viaggio trasversale nel tempo e nello spazio, un percorso stilistico che traduce la luce in materia, il ricordo in eleganza, la memoria culturale in impalpabile raffinatezza. La passerella diviene il punto di incontro tra mondi lontani, evocati attraverso silhouette affusolate, stoffe che sembrano attraversate da bagliori liquidi e ricami che si fanno racconto di civiltà e tradizioni.

La donna immaginata da Giorgio Armani per la sua alta moda è una viaggiatrice cosmopolita, che custodisce e reinterpreta frammenti di bellezza tratti dai paesaggi dell’Asia e dell’Oceania, dalle decorazioni dell’India, dalla purezza minimalista del Giappone, fino ai fasti discreti del Nord Africa. La sua allure è sofisticata ma mai ostentata, definita da volumi leggeri e da una palette cromatica che abbraccia l’oro tenue, il greige e il nero assoluto, per poi accendersi di bagliori di amaranto, bronzo e blu intenso.

Pietre e cristalli si fondono nei tessuti, diventando scintille di un’armonia tattile e visiva che gioca con la tridimensionalità, mentre i ricami eseguiti a mano raggiungono il loro apice in patchwork sontuosi che omaggiano l’arte decorativa indiana. Giacche corte e strutturate si alternano a blazer maschili dalle linee fluide, mentre gli abiti lunghi accarezzano il corpo come un’eco di lontane suggestioni orientali.

A coronare questa visione di lusso rarefatto, piccoli copricapi che velano il volto con grazia enigmatica, come se ogni donna che attraversa la passerella portasse con sé il segreto di una luce antica, sospesa tra sogno e realtà.

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