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(Photo by JULIEN DE ROSA/AFP via Getty Images)
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L'eleganza pungente del safari di Saint Laurent

Un omaggio all'archivio della maison e alla storica sahariana, portata per la prima volta in passerella nel 1968.

La voce di Catherine Deneuve scandisce i numeri di ogni look, ricordo di quelle prime presentazioni per pochi fatte in atelier. A Parigi si è ormai fatta sera - sono passate le 20 - e la luce della Tour Eiffel illumina Champs de Mars.

Al settimo anno come direttore creativo di Saint Laurent, Anthony Vaccarello sembra più sicuro che mai nel suo ruolo. E per la collezione primavera estate 2024 decide di attingere dall’archivio di Monsieur, fino al 1968, e lasciarsi inspirare dalla sahariana, quel disegno unico creato prima per un servizio fotografico di Vogue e portato poi in passerella destinandolo a diventare un classico.

La storica giacca safari, realizzata in gabardine di cotone, che prende in prestito i codici di abbigliamento maschili per rivoluzionare la moda femminile, torna a essere simbolo del prêt-à-porter e si declina anche in chemisier, riprendendo le tonalità della terra, dal beige all’arancione fino al marrone.

E poi l'immancabile nero che, nelle ultime uscite, diventa testimone di una sensualità elegante fatta di abiti in chiffon che accarezzano dolcemente il corpo ed esprimono una femminilità sofisticata, lontana da ogni eccesso, ma ugualmente pungente.

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Mariella Baroli