Emozionalità e glamour illuminano Parigi
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Emozionalità e glamour illuminano Parigi

Si spengono i riflettori anche sulle passerelle parigine che hanno svelato le collezioni femminili e co-ed per la prossima primavera estate 2022. Nove intensi giorni hanno visto alternarsi ben 97 brand, tra sfilate fisiche, progetti digitali e soluzioni omnichannel. Significativo il fatto che tutte le grandi Maison del lusso (Dries Van Noten e Maison Margiela a parte) abbiano optato per eventi in presenza e, a differenza di Milano, senza riduzione drastica dei partecipanti pur sottostando alle normative Covid. Spazi enormi con allestimenti spettacolari e originali, oppure location all'aria aperta, come per Courrèges o Saint Laurent, tra giardini maestosi e vedute mozzafiato, hanno fatto da cornice a quella che possiamo definire una rinascita estetica, una ritrovata femminilità carica di glamour e di seduzione. Non c'è dubbio che nell'eterno conflitto del sistema moda tra la kermesse milanese e quella parigina questa edizione se la aggiudichi la Francia, sia nella forma che nella sostanza. Le collezioni presentate a Parigi hanno dimostrato un alto livello di expertise e di sartorialità così come una spiccata innovazione e una elaborata ricerca sulle forme e sulle costruzioni. Evoluzione dello stile e consapevolezza di una nuova estetica senza dover ricorrere a 'coup de theatre', operazioni di marketing e collaborazioni varie. Stile puro presentato in contenitori mozzafiato riportano la moda a quella magia e a quella emozionalità che da un po' di tempo avevamo dimenticato, e non solo a causa della pandemia.

Anche da un punto di vista della forma e della comunicazione le aziende hanno evoluto la tecnologia e la metrica comunicativa aggiungendo una sorta di poesia anche alle versioni digitali. È il caso di Miu Miu e di Chanel che hanno dato un valore aggiunto a tutti coloro che hanno seguito lo show sulle varie piattaforme implementando il video della sfilata con contenuti extra e montaggi speciali, o come nel caso di Dries Van Noten che ha prodotto un video emozionale diretto da Albert Moya e una serie di immagini destinate a diventare iconiche scattate da Rafael Pavarotti. Balmain ha scelto invece di democratizzare la propria sfilata riproducendola non solo sul Web ma anche in diretta TV.

A celebrare questa fashion week di rinascita e di ripartenza non potevano mancare eventi mondani glamour e originali. La sera del 28 il Musée des Arts Décoratifs ha aperto le porte di «Thierry Mugler: Couturissime», una spettacolare (e meritata) retrospettiva che celebra l'universo e il lavoro dell'eclettico e visionario designer. Al party di apertura Manfred Thierry Mugler ha accolto di persona tutti gli invitati tra nuovi VIP come Irina Shayk, Riccardo Tisci e Nina Kravitz solo per citarne alcuni, ad altri che invece sono stati parte integrante della storia della Maison, da Rossy de Palma a Carla Bruni e Natasha Poly. La mostra rimarrà aperta al publico fino al 24 aprile 2022.

Ph. Stéphane Feugère for Mugler

Thierry Mugler con Riccardo Tisci e Irina Shayk

La sera del 30 settembre invece è stata la volta di un altro enfant terrible della moda, Jean-Paul Gaultier, che con un party stravagante ed estremo (The Scandalous Party) tenutosi all'interno dell'headquarter in rue Saint Martin ha celebrato il lancio del nuovo profumo, Scandal Pour Homme. Musica e champagne hanno accolto le persone più stravaganti della capitale e molti amici della Maison in un'atmosfera unica e originale come solo Jean-Paul Gaultier sa ricreare. Ultimo, e certamente non meno importante, l'evento che ha chiuso la settimana della moda celebrando e rendendo omaggio ad Alber Elbaz, alla sua creatività, alla sua eleganza, con uno show che ha visto sfilare una serie di creazioni uniche pensate dai grandi della moda in onore di Elbaz e la collezione AZ Factory, pensata e definita dallo studio dello stilista scomparso prematuramente.

Ph. Iulia Mattei

The Scandalous Party - Rossy De Palma e Sita Abellan

Ripercorrendo i momenti salienti di questa settimana non si può che cominciare con la presentazione della collezione Dior, ospitata in una surreale ricreazione di un enorme gioco dell'oca, ribattezzato Il Gioco del Nonsense, immaginato dall'artista Anna Paparotti, all'interno del quale le modelle hanno atteso il proprio turno per muoversi, come fossero pedine. Maria Grazia Chiuri ridefinisce una nuova estetica per Dior, tra block color vitaminici e geometrie precise in bilico tra ispirazioni anni Sessanta e dinamiche street culture di matrice anni Novanta.

Dior SS22

La giornata è continuata con la presentazione di Thebe Magugu, giovane designer sudafricano ospite come special guest dell'edizione svoltasi lo scorso giugno a Firenze di Pitti Immagine Uomo e che qui nel palinsesto parigino esordisce con un video e una collezione fatta di tailoring contemporaneo, retaggio culturale e inclusione.

Chiude la giornata di martedì una delle sfilate attesissime, Saint Laurent. Passerelle notturna sotto il cielo stellato e sullo sfondo la suggestiva Tour Eiffel illuminata, simbolo della città e simbolica per Saint Laurent. La collezione riflette l'estetica alla quale da tempo Antony Vaccarello, Direttore Creativo, ci ha abituati, attenta all'heritage della Maison, sexy e seducente ma dall'animo rock. La glam lady Saint Laurent veste tute attillate e giacche di foggia maschile, osa nudità e si affida alle silhouette decise degli anni Settanta e delle serate esclusive allo Studio 54.

Saint Laurent SS22

Courrèges ha aperto la giornata di mercoledì sfilando all'interno di un immenso giardino all'aria aperta. La collezione ripercorre gli archivi della Maison seguendo quelle che sono le linee guida del trend di stagione, ovvero gli anni Sessanta, d'altronde gli stessi anni in cui questo brand nasce e diventa famoso. Volumi ridotti, forme a trapezio, linearità geometrica alla base di abiti che utilizzano anche i materiali tipici di quel periodo, come la vernice, i crepe e il plexi.

A seguire la presentazione digitale del poeta della moda, Dries Van Noten, da poco rientrato a dirigere la propria azienda. Un video che ricorda le atmosfere clubbing e le luci stroboscopiche è accompagnato da una serie di immagini del fotografo Rafael Pavarotti che immortala una collezione iper colorata e brillante; colori psichedelici e fantasie astratte interpretano abiti dai volumi nuovi e inaspettati. La magia di Van Noten nel combinare le cromie si mescola con la maestria artigianale e alla sperimentazione tessile per dar vita a una collezione carica di positività che definisce una nuova eleganza.

Ph. Rafael Pavarotti

Dries Van Noten SS22

Balmain e il suo mega show chiudono la giornata, sulla passerella glamour estremo e sensualità provocante. Una nuova consapevolezza del corpo suggerisce forme attillate, scollature e nudità provocanti, silhouette allungate e scandite da un gioco di contrasti dei volumi. Paillettes e ricami illuminano gli abiti e conferiscono quell'attitude disco anni Settanta che sta influenzando le collezioni per la prossima estate.

Balmain SS22

La giornata di giovedì 30 settembre è scandita dall'estetica anticonvenzionale e visionaria di Rick Owens che continua la sua sperimentazione sulle forme ma che per questa stagione esplora le nudità del corpo insieme ad un inaspettato romanticismo dark fatto di pizzi e trasparenze mentre sulla passerella di Chloé va in scena lo stile urbano contemporaneo fatto di nuova sartorialità modulare contaminata da riferimenti folk anni Settanta anche se assolutamente concettuali.

Raf Simons conferma la sua visione e il suo stile ispirato dalle generazioni suburbane. Contrasto di volumi, inclusione e annullamento delle barriere maschile/femminile sono alla base di questa collezione che comunque risente in parte della collaborazione dello stilista con Prada in qualità di co-Direttore Creativo. La camicia è la nuova protagonista del guardaroba per Simons, ovviamente in versione oversize, insieme ai grandi maglioni e ai soprabiti tecnici di foggia new formal.

Raf Simons SS22

Decostruzione strutturale e deformazione del corpo sono alla base della collezione Loewe, che per la prossima stagione abbandona quell'eclettismo ludico tipico delle precedenti collezioni per approdare a uno stile più lineare ma pur sempre concettuale e originale. Le asimmetrie e i drappeggi definiscono la silhouette con l'ausilio di enormi bustier in metallo dorato, il cambio di funzionalità traduce giubbotti in denim e minigonne a balze in innovative soluzione di top.

Loewe SS22

Appuntamento imperdibile a Parigi è sempre quello con la sfilata di Yohji Yamamoto, con la sua eleganza concettuale e la sua visione stilistica precisa e in continua evoluzione. Le sue sono donne dark ma dal forte spirito romantico, sofisticate e romantiche come i loro abiti che rielaborano i codici della modellistica per plasmare nuove forme e nuove dinamiche.

Chiude la giornata Valentino e il romanticismo contemporaneo del Direttore Creativo Pierpaolo Piccioli. Leggerezze e trasparenze si vestono per la prossima stagione di forti block color vitaminici e di stampe floreali. Piccioli lavora nuovamente sui volumi, sui contrasti delle proporzioni e sulla sinergia tra formale e sportswear sofisticato. Anche in questa collezione le influenze Sixties si contaminano con i codici di stile legati agli anni Novanta, tutto ricodificato in chiave contemporanea.

Valentino SS22

I 'Cappuccetto Rosso' di Dice Kayek si muovono tra i boschi di una splendida villa all'inseguimento del lupo, agguerrite ma vestite di romanticismo, di leggeri abiti coi merletti, adorni di rouche e pizzi, trasparenze e volant, mentre sulla passerella di Vivienne Westwood va in scena lo stile anticonformista ed eclettico che da sempre contraddistingue la stilista ribelle della moda. «Ho disegnato i capi pensando al comfort. Avanzi di tessuti e maglieria realizzata a mano da scarti di georgette. Ho pensato a Marilyn, concentrandomi su gonne dritte. Shorts indossati come abiti sartoriali abbinati a giacche sexy. Tanto unisex, stampe, gomma, bianco, nero, rosa e rosso» afferma in backstage Andreas Kronthaler.

Vivienne Westwood SS22

Balenciaga invece ci porta su un vero e proprio red carpet. I vari personaggi sfilano uno dopo l'altro su un enorme tappeto rosso come a una premiere, davanti a una folla di fotografi e ad un pubblico sovreccitato. Oltre all'estetica tipica e distintiva del lavoro di Demna Gvsalia hanno fatto scalpore le creazioni appariscenti dalla forte identità couture.

Balenciaga SS22

Domenica 3 ottobre è stata la giornata di Lanvin, di Paul Smith e di Ann Demeulemeester, peraltro con la nuova direzione creativa dopo l'uscita di scena di Sébastien Meulier, ma anche del provocatorio e giovane Ludovic de Saint Sernin, con la sua collezione sensuale e trasgressiva ma soprattutto no gender ed inclusiva.

Evento atteso della giornata la presentazione della collezione Givenchy disegnata dal Direttore Creativo Matthew M. Williams. «Per la collezione primavera/estate 2022 ho voluto costruire sulla tradizione legata alla storia di Givenchy, anche guardando al futuro. Ho collaborato con persone che ammiro in diverse discipline con una visione davvero unica, tra cui l'artista Josh Smith, il cui lavoro iconico è incorporato in tutta la collezione, e il musicista Young Thug, che ha creato l'intera colonna sonora per la sfilata. Le collaborazioni e questa collezione offrono alle persone un'esperienza straordinariamente immersiva e speciale» afferma Williams.

Givenchy SS22

Schiapparelli, Maison Margiela e Giambattista Valli definiscono con le loro collezioni la giornata di lunedì come quella dedicata alle collezioni più vicine ad un concetto di couture più che di pret-a-porter, mentre l'ultimo giorno della settimana parigina si apre con Chanel, con una collezione che fa tesoro dell'heritage lasciato da Madame Coco e che allo stesso tempo strizza l'occhio agli inizi degli anni Settanta. Bon-ton, bianco e nero, minigonne e rielaborazioni del famoso tailleur in bouclé riportano la Maison ad una estetica delle origini e ad una eleganza senza tempo. Non a caso il vero focus rimane sugli accessori, borse, scarpe e gioielleria

Chiudiamo questa rassegna con un ennesimo capolavoro di Miuccia Prada che per la collezione Miu Miu rielabora capi del guardaroba già esistenti per creare, come sempre, nuovi percorsi di stile. Le basi del guardaroba tradizionale sono tagliate, riassemblate e sovrapposte, maschile e femminile superano le proprie frontiere per intraprendere un cammino congiunto, lo sportswear si lascia contaminare dalla formalità urbana e dal romanticismo retro.

Miu Miu SS22

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Alessandro Ferrari