gucci cruise 2025
(Getty Images)
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Gucci Cruise 2025: Englishness con accento italico

Sabato De Sarno racconta il suo io più romantico, in una collezione che sovverte gli archetipi in una celebrazione dell'individualità.

La Tate Modern è palcoscenico della collezione cruise firmata da Sabato De Sarno per Gucci. Il direttore creativo prosegue così il suo racconto estetico in un luogo che, come lui stesso racconta, è riuscito ad accoglierlo e ascoltarlo. Una città che con la maison fiorentina vanta un legame importante, a partire dal Savoy Hotel dove Guccio Gucci immaginò per la prima volta un suo marchio di valigeria.

De Sarno definisce la nuova collezione una sua espressione più veritiera, romantica a contraddittoria, spiegando: «Mi piace prendere qualcosa che pensiamo di conoscere e cambiarne le regole, spingendolo al limite, ma senza mai snaturarlo. Muoverlo verso il suo opposto e scoprire armonia».

Così Gucci Cruise 2025 si basa su una serie di dicotomie e giochi di equilibrio tra rigore e stravaganza, solidità e delicatezza. I codici vestimenti di correttezza e appropriatezza vengono sovvertiti, utilizzati come strumento di provocazione attraverso capispalla corti realizzati in gabardine — tecnica dal taglio rigoroso — giustapposti a motivi floreali di camomilla selvatica, che accarezzano il corpo. Allo stesso modo i ricami floreali diventano tridimensionali, realizzati in organza tagliata al laser con assemblaggio manuale, oppure in paillettes sagomate a mano che si muovono liberamente intorno al corpo. Una sensazione di protezione e ricercatezza nei capispalla che si contrappone a chiffon, ruche, pizzi, dove la sera sposa la quotidianità.

Il Morsetto si fa ancora una volta protagonista, applicato alla pelle scamosciata per rendere omaggio al legame tra le maison e il mondo equestre. Il denim è rilassato, e i movimenti si trasformano in virtù delle scarpe basse: ballerine e creeper.

Nel frattempo, i simboli dello stile britannico — i tartan, la tradizione sartoriale — e gli emblemi Gucci vengono ripensati, infusi con nuova energia per una nuova generazione, un’epoca diversa. Gli scozzesi sono reinterpretati con frange ricamate di perline finissime, le loro forme grafiche animate come mai prima.

Ispirata all’Italia dei primi anni Settanta, la borsa Gucci Blondie, in pelle o in tela, contrappone preziosità e utilitarismo: portata a spalla, il suo emblematico logo è rivestito in pelle o applicato con una tecnica mutuata dalla gioielleria Gucci.


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Mariella Baroli