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(Getty Images)
Collezioni

L'onda della libertà

Sabato De Sarno presenta la sua collezione menswear per Gucci negli spazi della Triennale di Milano.

Una libertà che nasce dagli incontri, dalla scoperta di sé stessi e degli altri, ma anche da uno sguardo attento al mondo che ci circonda. «Mondi senza mappe», come li definisce lo scrittore William Finnegan nel suo Giorni Selvaggi.

Il libro — vincitore del Premio Pulitzer nel 2016 come migliore autobiografia — sembra aver offerto a Sabato De Sarno, che ha confessato di averlo letto prima di mettersi a lavorare sulla nuova collezione di menswear, una nuova leggerezza che parte dalla «la comprensione assoluta della realtà così com’è». La collezione Primavera Estate 2025 appare così muoversi con la grazie di un’onda, in un maestoso e scintillante crescendo, tra gli spazi della Triennale di Milano.

«Come il mare accarezza ogni costa senza lasciarsi frenare dalle differenze, così un museo è un luogo assolutamente aperto, che si nutre di coloro che lo abitano e delle loro idee» racconta De Sarno presentando la sua nuova visione maschile, accompagnata dalle note del duo rock The Kills.

Lunghi capispalla in lana o in pelle si abbinano a camicie a tre tasche — eredità del mondo utilitywear — decorate con fiori e perline, o rese vibranti da stampe con infinity con surfisti, delfini, fiori di ibisco e foglie di banano. L’Estate 2025 vede protagonista anche la polo, a maniche lunghe, lavorata a mano con intarsi di paillettes.

Le giacche — monopetto a tre bottoni oppure doppiopetto in popeline leggero — si sublimano nei colori sorbetto, verde e giallo, e talvolta si arricchiscono con frange di perline che si muovono come onde, in un disordine studiato, tanto amato da De Sarno.

Per gli accessori, continua l’evoluzione dell’Horsebit, declinato su stivali e mocassini dalla punta scultorea e affilata. La suola sagomata della sneaker Gucci cub3d è caratterizzata dall’Interlocking G con effetto 3D. E diventa scuba sulle slip-on. Torna ancora una volta il moschettone, questa volta in versione doppia a chiudere le cinture. Bracciali e collane sono segmentati in un richiamo del bambù. Gli occhiali, indossati o portati all’indietro, hanno montature spesse, sostenute da cinturini logati in colori vivaci.

Infine, le borse si ispirano alla valigeria d’archivio Gucci, con il logo bonded sulla pelle spazzolata, e un sistema di componenti rimovibili. La B Bag si evolve in due nuove dimensioni, small e super super mini. Quelle in pelle imbottita sono morbide come cuscini, con chiusura magnetica. Le borse a tracolla con la patta sono chiuse dall’iconico moschettone Gucci. Per ultima, la borsa a secchiello, realizzata in gabardine intinto nel colore.

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Mariella Baroli