milano fashion week max mara primavera estate 2025
(MaxMara)
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Le ispirazioni lontane delle ultime sfilate alla Milano Fashion Week

Max Mara ci presenta una moderna Ipazia, Etro si trasferisce sulle coste della Sicilia e Genny ci porta nel suo Giardino delle Delizie

Dopo aver scoperto la scienziata proposta in passerella da Del Core, Max Mara ci pone al cospetto di Ipazia, matematica, astronoma e filosofa vissuta nel IV secolo d.C. ad Alessandria d’Egitto.

Gli importanti studi di Ipazia diventano fonte d'ispirazione per Ian Griffiths, direttore creativo del marchio, che trasforma le ricerche della filosofa sui coni in coulisse ellittiche che scoprono la schiena o il ventre mentre i grafici della trigonometria ispirano le cuciture che caratterizzano i trench e i capi sartoriali. Accompagnate da giacche strette dalla silhouette longilinea, le gonne a colonna e i morbidi abiti a costine ricordano l’eleganza delle antiche sacerdotesse.

La palette non si discosta dalle solite tonalità della maison ma sono leggere nuance come il blu delphini e il nitrato d’argento ad essere prese in prestito dagli elementi caratteristici dei laboratori, mettendo in scena un viaggio nel tempo di eleganza e sapere.

Etro, dopo un lungo periodo di colori e atmosfere milanesi, si sposta a sud, precisamente nelle terre d’origine del direttore creativo Maro De Vincenzo. Dopo due anni alla guida del marchio, sembra che il creativo abbia trovato il giusto compromesso tra l’enorme heritage del brand e il suo stile personale.

Rassicurato e confortato dai colori e dell’estetica della sua terra, la Sicilia, De Vincenzo porta in passerella colori e pattern audaci che caratterizzano camicie leggere e gonne sensuali e svasate. Maglie e vestiti a rete rivelano un gioco di layering mentre la maglieria diventa crop e i pantaloni a zampa.

La donna Genny per questa collezione si veste di rosa, di azzurro e di tutti gli altri colori che prende in prestito dal trittico Il Giardino delle Delizie dipinto da Hieronymus Bosch nel 1480.

Tra romantici plissé, sensuali trasparenze e perle delicate che decorano gli abiti, la collezione sfila lasciandosi alle spalle un’enorme scultura dalla forma di un’orchidea - simbolo del marchio - realizzata dall’artista britannico Marc Quinn, stesso fiore che vediamo sbocciare su stampe effetto pois. La leggerezza viene messa in risalto dalla scelta dei materiali come l’organza e il satin mentre le silhouette sono morbide e accoglienti, lasciando passeggiare sul tappeto bianco una donna sicura e moderna.

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Elisabetta Cillo