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(Getty Images)
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La languida sartorialità di Giorgio Armani

A chiudere questa edizione della Milano Fashion Week, lo stilista racconta la sua nuova idea di uomo, tra eleganza senza tempo e voglia di leggerezza.

Sinonimo di eleganza, il nome di Giorgio Armani è stato spesso associato a uno stile raffinato che premia un approccio essenziale alla moda, fatto di eleganti sfumature di grigio e tessuti pregiati. Uno stile che evolve con i tempi — come lo stesso stilista ha tenuto a precisare — ma che riesce nell’ormai difficile impresa di rappresentare un ideale costante, frutto di una vita passata a vestire le persone, oltre le luci del red carpet.

E così, in questo nuovo capitolo della sua storia, Giorgio Armani — che il prossimo 11 luglio compirà 90 anni — esplora un’idea di eleganza rilassata fatta da silhouette che scivolano morbide sul corpo in una carezza gentile. La palette per la collezione Primavera Estate 2025 parte dal grigio e dal beige, per poi abbracciare delicate sfumature di rosa e azzurro e, infine, perdersi in una stampa che rappresenta le palme centenarie di Pantelleria (luogo amato dallo stilista) che come ombre appaiono su t-shirt, camicie e jogger leggeri.

Pantaloni lunghi — Armani si è espresso più volte contro la moda degli shorts da uomo — accompagnati da giacche e gilet, per un uomo che non rinuncia all’eleganza e alla classicità nemmeno nei mesi più caldi, raccontano una nuova e languida idea di sartorialità, complice anche l’utilizzo di materiali come il lino e quei dettagli scanzonati, come il foulard al collo o il cappello da pescatore tra le mani, che dipingono una nitida immagine dell’uomo Armani.

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Mariella Baroli