Paris Fashion Week: il lato eclettico del menswear
Tutte le visioni della moda uomo per la prossima stagione, da Givenchy e ACNE Studios, a Egonlab, LGN e Walter Van Beirendonck.
Una collezione di transizione, ecco come Givenchy sta affrontando l’addio di Matthew M. Williams mentre rimane in attesa del nuovo direttore creativo. La palla passa in mano al team della maison, ai suoi sarti e artigiani e il risultato è una collezione nostalgica, che si ispira al fondatore Hubert de Givenchy.
La blusa blanche, indossata dal fondatore stesso, viene ricontestualizzata in chiave workwear dalle linee pulite, ma sempre con una certa eleganza. Sono evidenti alcune citazioni, come il foulard d’archivio con stampa di capelli intrecciati e l’omaggio alle mantelle grazie a delle aperture sotto le braccia di alcuni abiti e cappotti.
Torna dal passato anche il monogram G Infinity e lo stemma 2G, quest’ultimo applicato sulle fibbie della cintura con logo. Si torna anche a celebrare e impreziosire la schiena femminile con lunghe collane mentre i classici occhiali da sole dandy diventano audaci sposando un tocco di colore.
La denim culture che sposa il kitsch: così Acne Studios definisce la sua nuova collezione, come se un motociclista avesse sposato una figlia degli anni 2000. Il nero si mescola con il rosa neon, il denim consumato dai lavaggi viene impreziosito da catene stampate in un risultato provocante e ricercato. «Il denim, per sua natura, ha un’aura ribelle. È provocatorio, è robusto» afferma Jonny Johansson, Direttore Creativo di Acne Studios.
L’abbigliamento si stratifica, magliette attillate a contrasto con jeans oversize e viceversa, così vestirsi diventa un gioco. Musetti di gatti, diti medi e scarabocchi, sono queste le stampe protagoniste su magliette e jeans, mentre la firma di Acne Studios viene stravolta sulle cinture. Anche le borse giocano con grandezze e fantasie, la tote trompe l’oeil si ricopre di portachiavi mentre la Platt opta per le borchie. Per la massima espressione della collezione viene scelto il musicista americano Yves Tumor come protagonista degli scatti, artista poliedrico in continua evoluzione. «Yves sembrava perfetto per la collezione, è una di quelle persone fedeli alla propria arte. Sul palco è incomparabile, è difficile trovare performance così autentiche. È spaventoso e affascinante allo stesso tempo. Incarna anche la visione spaziale, psichedelica-cyber e allo stesso tempo è super rock. Il modo in cui compone il suo look si adatta perfettamente allo spirito della collezione. Durante lo shooting fotografico, era brillante, sembrava completamente diverso ogni volta, centro città/periferia, bassa tecnologia/alta tecnologia, spaventoso ed educato, tutto insieme. Yves ha tutte queste sfaccettature diverse, che per me rappresentano l’essenza vera di un ribelle: una persona che vuoi essere, a cui non importa niente ma fa scelte impeccabili» afferma il direttore creativo.
Il corpo in Onle Lovers Left Alive è il protagonista martoriato e giudicato. In una società dove si viene costantemente condannati e mortificati, Egonlab pensa un progetto che incarna la rinascita della nuova generazione.
Il marchio così definisce la collezione «Questa collezione ha un grande significato personale per noi, in quanto approfondisce i nostri profondi incontri con la ragione e l'affascinante fusione di realtà e sogni, dando vita a eroi dentro di noi e nel mondo che ci circonda. Ciò che una volta era parte integrante della nostra esistenza quotidiana si è trasformato in uno spettacolo teatrale, una storia autentica incisa negli annali del passato piuttosto che in quelli del presente. Alla sua essenza sta l'incarnazione poetica del dolore»
La sartorialità è ben presente in passerella, con capi che abbracciano le forme e silhouette che si trasformano in una seconda pelle. In contrasto i larghi pantaloni con magliette attillate, il denim logoro accompagna l’etichetta 100% human collegata al corpo su una maglietta disegnata su pelle. La nona collezione del marchio manda un messaggio sociale, urlando contro le imposizioni classiste che quotidianamente i social promettono di propagare. Così nasce la collaborazione con PSYCOM, un’organizzazione pubblica che si fa portavoce per supportare e diffondere l’attenzione sulla salute mentale fornendo trattamenti, informazioni e assistenza alla portata di tutti.
La nuova collezione di LOUIS-GABRIEL NOUCHI esplora i codici della moda maschile ispirandosi a Georges Duroy, protagonista del celebre romanzo Bel Ami di Guy de Maupassant ambientato nella Parigi del XIX secolo.
In un guardaroba fluido prevalentemente tinto da un sensuale nero, gli smoking hanno le spalle forti e la vita stretta mentre le cravatte in seta sfiorano il petto nudo dei modelli che sfilano indossando lunghi cappotti che richiamano la vecchia Parigi. Spiccano in passerella total look dorati, completi in pelle sfoggiati come trofei viventi. I tessuti vengono studiati a tavolino per ispirare lusso mentre le pelli sono frutto della rinnovata collaborazione con ECCO Leather.
Per questa nuova collezione Walter Van Beirendonck si è fatto guidare dal suo libero pensiero, lasciando che milioni di frammenti si unissero dando forma a Banana Wink Boom!
Sperimentando e viaggiando in diversi mondi, il direttore creativo afferma di aver sempre sentito il bisogno repellente di essere qualcosa di più che umano e mettendo insieme tutti questi suoi frammenti non ha visto altro che bellezza. Con nuovi pezzi creati per l'occasione mescolati a vecchi pezzi d'archivio realizzati più di 30 anni fa per i suoi show, questa collezione rappresenta un salto nel subconscio di Van Beirendonck costellato da cappelli dalle dimensioni esagerate, maglioni con numerose forature che ricordato il collo alto dei dolcevita e cappotti lunghi dalla silhouette originale.