Il meglio della quarta giornata di Paris Fashion Week
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Il meglio della quarta giornata di Paris Fashion Week

La ragazza romantica di Chloé, l’omaggio di Mugler e il mondo distopico di Rick Owens

Dopo un incredibile debutto nella precedente collezione Autunno Inverno 2024/25, la direttrice creativa Chemena Kamali torna a Parigi per presentare la nuova Primavera Estate di Chloé. In passerella la ragazza Chloé, una donna innamorata della vita che non perde un tramonto e cammina con il naso all’insù.

Dimostrando di saper combinare al meglio il suo stile e l’identità del brand, Kamali porta in passerella capi intimi e sensuali, romantici e sognatori che trasmettono una spensieratezza coinvolgente, qualità distintiva della maison.

Protagoniste le guêpière in pizzo, le camicette leggere e i body ricamati. I pantaloni a vita alta sono accostati a deliziose giacche dalle maniche a sbuffo mentre gli eleganti pantaloni neri vengono abbinati a delle lunghe giacche dalle spalle rigide e composte. Tra seducenti trasparenze e numerose rouches i tessuti si fanno impalpabili, tra i prediletti la seta e il pizzo guipure. La palette colori gioca con le tonalità più chiare, dai gialli agli azzurri e dai bianchi ai rosa.

Dichiarandosi amante dello stile acqua e sapone, la ragazza Chloé dedica tutto il suo tempo prima di uscire alla scelta degli accessori, optando per vistosi orecchini pendenti e lunghe collane. Indispensabili poi le ballerine, must di stagione, che questa volta si concedono qualche centimetro di tacco e si alternano a maxi zeppe con plateau in legno.

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Casey Cadwallader ancora una volta ci mette al cospetto della nuova versione di Mugler, moderna e ricercata, che però non trascura le sue radici. La collezione Primavera Estate infatti omaggia i più grandi successi del fondatore Thierry Mugler, dai tailleur agli abiti decostruiti.

La sfilata si apre con un susseguirsi di completi dalla scollatura profonda e sinuosa che lasciano poi spazio ad abiti scultorei dalla silhouette a clessidra. La collezione si riduce, quasi come una sfilata couture, focalizzando l'importanza sull'essenziale dimenticando fronzoli ed eccessi. In passerella sfila un’eleganza ringiovanita e ricercata che non dimentica il passato e omaggia gli iconici abiti in metallo della Haute Couture del ’95. Una speciale collaborazione con Baccarat porta alla realizzazione di un soprabito trasparente utilizzato come scudo per un abito goccia incredibilmente attraente mentre una nuova versione di tailleur stretto in vita lateralmente chiude la passerella.

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Rick Owens nella quarta giornata di Paris Fashion Week mette in scena la seconda parte del grandioso spettacolo Hollywood Men’s protagonista nel giugno scorso della fashion week maschile.

Hollywood Women’s non sceglie il bianco, come per la collezione precedente, ma attinge a delle tonalità scure, come i neri e i grigi, che si alternano a tessuti brillanti bagnati dall’oro. Pioniere dell’inclusione, il designer apre nuovamente la passerella a tutti lasciando sfilare donne contemporanee che però sembrano arrivare da un altro pianeta. Il suo animo dark è una costante che non ha intenzione di abbandonare, in passerella infatti sfilano modelle dai profondi occhi neri che indossano lunghi mantelli fluttuanti e scarpe dal tacco veritiginoso.

Ancora una volta artefice di una collezione complessa e allo stesso tempo magnifica, la sensualità di Owens è sottile, dai tessuti leggeri e trasparenti alle gonne che abbracciato la vita per poi scendere morbide. Ogni abito, guardato da vicino, nasconde incredibili rifiniture e dettagli studiati a su misura.

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Elisabetta Cillo