Pitti Uomo 105: British invasion
Commistioni tra sartorialità made in Italy e tradizione inglese danno forma allo stile per il prossimo autunno inverno.
L’evoluzione dello stile classico nelle sue versioni più innovative e contemporanee va in scena a Pitti Uomo 105. Una selezione di brand iconici che hanno fatto la storia del Made in Italy e che rappresentano le più alte espressioni del tailoring internazionale. Fantastic Classic, questo il nome della sezione, fa mostra delle ultime innovazioni creative che interessano le linee e i codici del guardaroba classico, in continuo aggiornamento in un accordo con le moderne esigenze e aspirazioni.
È con questo spirito che Tombolini presenta a Pitti Uomo la sua collezione autunno inverno 2024-25, dove la tradizione sartoriale si apre all’esplorazione del bel vestire attraverso incursioni nel futuro. Proposte leggere con capispalla light nati da un preciso mix di texture nobili come lane, sete e cashmere, ma anche abiti con giacche sfoderate per un appeal più dinamico. Immancabile nell’alfabeto Tombolini anche lo sportswear che parte dal bomber per arrivare alla proposta TMB che si prefigge l’obiettivo di vestire «i campioni di domani». Presenti al Padiglione Centrale, Abdul Majeed Omar, vincitore del titolo italiano Indoor Under 23 nel salto in lungo e più volte medagliato ai Campionati Italiani giovanili, Alessandro Manetti, tra i migliori dieci atleti in Italia sui 100 e 200 metri, Andrea Aiazzi, terzo ai campionati di nuoto 2022 nei 400 metri e vincitore di diversi titoli regionali, Giovanni Generini giocatore di pallanuoto di serie, Jacopo Andrei e Alberto Magagna, i giovani judoka della PGF Libertas.
«Sartorial Authority» è invece il tema dell’ultima collezione firmata Luigi Bianchi. Con forti richiami alla serie Peaky Blinders, manifesto della moda degli anni Venti e Trenta, le nuove proposte del brand uniscono il classico sartoriale al contemporaneo con un tocco di mistero e raffinatezza. Capi dalla grande personalità, spesso caratterizzati da disegnatore, declinate anche in motivi macro che a loro volta creano una trama affascinante e d’impatto. Lane finissime, seta, lino, cashmere, cammello e alpaca - declinate nei colori della natura - sono state sapientemente mescolate, per offrire il massimo comfort attraverso la percezione diretta del lusso. Allo stesso modo, la linea LBM 1911 riprende , nelle scelte cromatiche e di stile, l’atmosfera misteriosa delle avventure di Corto Maltese. Giacche in maglia, lavorate con meticolosità, raccontano storie grazie alle loro trame intricate. I monopetto sciallati trasmettono un senso di avventura e libertà, mentre la maglieria, come un abbraccio, si presenta estremamente calda e “grossa” pur mantenendo la sua morbidezza, per offrire comfort e sicurezza in ogni situazione.
Da gangster e uomini di mare, alla nobiltà britannica. Per il prossimo autunno inverno, Caruso racconta la «British Aristocracy» attraverso una collezione che non rinuncia però alla disinvoltura, dove la parola d’ordine è ancora una volta playful elegance. Una serie di capi dallo stile fortemente codificato e dall’immortale eleganza, che regala a chi li indossa un’attitudine unica. Tessuti tipici dell’Inghilterra, dai toni pastello, con particolare attenzione alle giacche e alle loro disegnature. Un omaggio alla sartorialità, che è espressione di moda nella sua forma più alta.
Lo spirito British trova espressione anche nella nuova collezione di Manuel Ritz che celebra il suo eclettismo attraverso la commistione tra “inglesità” e Blair italiano. Tra le proposte spiccano i maglioni dalle fantasie argyle, così come il blazer 2-in-1 in panno con gilet bomber in check multicolor.
Connubio tra British look e Italian feel, i tessuti includono lane shetland, effetti donegal, herringbone, covert di lana e cotone rustici. Fantasie tartan, pinstripe e principe di Galles si mescolano in giacche e cappotti, mentre lana cotta, boucle e mackintosh di cotone doppiato definiscono l'outerwear e i cappotti.
Incotex Blue Division, la divisione denim del brand di pantaloni, ha invece scelto Pitti 105 per presentare la sua ridefinizione dello storico tessuto. L’autunno inverno 2024-25 vedono la proposta del brand arricchirsi di un maggior focus sulla sua linea sartoriale, vero elemento di rottura e d’innovazione nel mondo del denim. La sartorialità e l’alta competenza tecnica del pantalone smart casual vengono applicate al pantalone 24/7 per antonomasia, elevandone la natura grazie a esclusivi dettagli tailoring: dalla costruzione sartoriale della cintura, all’utilizzo di pinces frontali, da vestibilità dai volumi inediti, a fodere in pregiati cotoni con stampe a righe degli archivi anni Quaranta.
Novità di stagione è la capsule capsule “modern tailoring” dove Broken Suit in total denim abbinano al cinque tasche una blusa d’ispirazione workwear – per natura decostruita – o un blazer dal sapore smart casual. Il tutto in continuità con il percorso di esplorazione nel mondo del capospalla iniziato dal brand Incotex anche nella sua main collection.
Si inserisce nella catena dell’economia circolare, da tempo tra le eccellenze riconosciute all’Italia, la nuova proposta firmata Svevo. Un bomber in lana baby merino con l’interno in pelo realizzato grazie al recupero dei pellami della filiera ovina italiana. Declinato in colorazione esclusivamente bianco-naturale, il capo evita gli sprechi, si sottrae all’alternativa dell’eco-pelliccia, i cui processi produttivi possono risultare inquinanti, e garantisce un prodotto al 100% realizzato con materiali naturali e riciclabili.
Il percorso evolutivo di Jeckerson continua a Pitti Uomo 105, dove il brand ha scelto di presentare la sua collezione autunno inverno 2024-25. Una proposta di pantaloni che mixa le tendenze contemporanee ai modelli iconici del brand in una costante ricerca di materiali, tessuti, lavaggi e colori che dà vita a una collezione che è espressione di identità, esperienza e creatività, che trascende le mode passeggere e incarna lo spirito di un pubblico attento.