Dopo vent'anni, Roberto Cavalli torna a ruggire
«Vogliamo mantenere il DNA del brand, volgendo lo sguardo alle nuove generazioni». La promessa fatta da Ennio Fontana, general manager di Roberto Cavalli, durante la conferenza stampa per la presentazione della Cavalli Tower di Dubai, ha visto la sua piena realizzazione tra gli ambienti rococò del settecentesco Palazzo Clerici.
La sfilata, tenutasi ieri sera per un pubblico ristretto, sancisce il debutto in passerella del nuovo direttore creativo Fausto Puglisi, in una collezione che rende omaggio alla «leggenda» Roberto Cavalli, ma che porta il brand in una direzione più prêt-à-porter. «Dobbiamo uscire e dobbiamo divertirci, ma sto pensando a un guardaroba di spezzati» ha raccontato lo stilista nel backstage. Accanto agli abiti glamour e sensuali - dove spiccano il nero e le stampe animalier d’archivio - troviamo tute, trench e body da indossare con gonne a ruota anni Cinquanta o aderentissime longuette. Un guardaroba da mixare che non ha paura di osare con un po’ di colore, dal giallo all’acquamarina (proprio come l’abito scelto dall’icona della Generazione Z Olivia Rodrigo nel suo ultimo video musicale).
Le forme sono semplici ed essenziali, con un feel sartoriale, ma non mancano ritagli che mostrano la pelle - un trend molto amato nell’ultimo periodo, ennesima dimostrazione della voglia di rinascita del brand - e che Puglisi definisce come «antidepressivi».
Il nuovo Roberto Cavalli guarda anche agli accessori, dalle décolleté con tacchi a forma di artigli ricurvi ai comodissimi sandali flat in gomma colorata da indossare anche con un sensuale mini abito. Punto forte della collezione è però il cappotto di lana nero dal taglio maschile, arricchito da un elegante jacquard iris e dettagli in pelle, esempio principe di quell’artigianalità che ha resto Cavalli un’icona degli anni Novanta.
«Siamo impegnati nel rilancio del brand Cavalli e proprio per questo abbiamo investito in un talentoso team di designer di fama internazionale» ha dichiarato Hussain Sajwani, nuovo proprietario di Roberto Cavalli e fondatore di DAMAC Properties. Insieme a Fontana, Sajwani si dice entusiasta del lavoro di Puglisi che «è riuscito a cogliere l’essenza del brand e renderlo attrattivo per le nuove generazioni».
«Vogliamo che Cavalli torni a essere quello che era, e anche meglio» ha aggiunto Sajwani, spiegando alcuni tra i progetti di rilancio. Sei nuovi store - il prossimo aprirà a Miami - una collezione uomo «per fare il nostro ingresso nel mercato Orientale» e un consolidamento dei mercati storicamente di maggiore rilevanza: America, Medio Oriente e Russia.
Ma il progetto più ambizioso in questa nuova era di Cavalli è sicuramente la Cavalli Tower, un grattacielo di 70 piani situato in uno dei luoghi più attrattivi di Dubai - il quartiere Dubai Marina - la cui costruzione inizierà il prossimo anno. «La Cavalli Tower rappresenta l’espansione globale della leggenda italiana del lusso nel settore edile. La mia visione è quella di innovare il brand Cavalli nelle aree in cui credo possa espandersi, portando avanti l’eredità di Roberto Cavalli, nel rispetto delle consolidate tradizioni nel fashion e delle sue inclinazioni artistiche» ha spiegato Hussain Sajwani.
Il grattacielo, progettato dal pluripremiato architetto Shaun Killa, sarà completamente arredato con prodotti Roberto Cavalli home, secondo tre categorie: luxury, upper luxury e super luxury. Ogni abitazione nell’ultima categoria (gli ultimi 20 piani della struttura) sarà dotata di una piscina o jacuzzi privata. Il valore complessivo del progetto è di circa 545 milioni di dollari e sarà pronto tra quattro anni.