Il fotografo Gian Paolo Barbieri in mostra a Milano
Un bambino in bilico su quel sottile filo rosso che non ha mai diviso l’arte pura da quella contaminata, la poesia dalla volgarità, il sacro dal profano. Uncensored presenta la produzione erotica di Gian Paolo Barbieri in un percorso fotografico che dà voce alla forza esplosiva dell’erotismo, alla curiosità riposta nelle fattezze umane, al desiderio di osservarlo anche con occhi altrui.
Artista molto amato dal mondo della moda, Gian Paolo Barbieri inizia la sua carriera proprio in un magazine - Harper’s Bazaar a Parigi - per poi tornare a Milano dove fotografa i grandi volti della Dolcevita italiana. Il suo approccio alla fotografia è unico. Eccentrico e al contempo attento a ogni dettaglio, Barbieri è noto per il suo “folle” approccio all’arte. Anche i suoi scatti più originali non devono la loro teatralità all’utilizzo di photoshop e altri strumenti di editing, ma alla sua dedizione per la fotografia.
Secondo lo storico della fotografia Maurizio Rebuzzini: «È difficile ridurre lo stile, il garbo, il gusto di Gian Paolo Barbieri a pura descrizione oppure ad una qualsivoglia appartenenza espressiva. I soggetti sono visualizzati con tagli e lame di luce in attimi sospesi e silenti». I nudi di Barbieri sono una celebrazione della natura in tutte le sue forme ed espressioni, senza falsi pudori e senza paura della banalità.
Sebbene fin dall’antica Grecia il nudo fosse prediletto da tutti gli artisti, durante la storia dell’arte occidentale, in particolare modo con l’avvento del Cristianesimo, spesso si è cercato di eludere la sessualità, celandola e rendendo proibizione la poetica rappresentativa del nudo, al contrario dell’Oriente dove, da sempre, è presente la sana volontà di voler rappresentare il corpo nudo e il sesso. Grazie al Rinascimento poi, gli artisti poterono nuovamente esprimere in tutta la sua bellezza, il corpo nudo, in particolare quello maschile, riprendendo appunto quello che era il bello ideale nato nell’antica Grecia. Successivamente, l’avvento della fotografia in Occidente, spianò la strada per la rappresentazione del nudo, in maniera reale, anche se la crudezza del soggetto fu sempre tradotta dagli artisti fotografi secondo canoni di eleganza.
Uncensored scruta ciò che per Barbieri è stata una costante ricerca: l’Uomo. Da sempre attratto dallo studio del corpo umano, esteriore e interiore, Barbieri ha investigato, indagato e osservato l’anima, dapprima nella sua trilogia sui tropici, poi nel suo studio sull’erotismo.
La mostra si può visitare gratuitamente fino al 25 settembre (su appuntamento) ed è stata organizzata con il sostegno della Fondazione Gian Paolo Barbieri e del magazine MANINTOWN. Il direttore della testata, Federico Poletti, ha commentato la decisione di esporre le opere di Barbieri, dichiarando: «Il lavoro di Gian Paolo Barbieri rappresenta una vera miniera di ispirazioni che spaziano su tematiche diverse e che spesso hanno anticipato tendenze e fenomeni di costume. Con Uncensored abbiamo voluto mostrare tutta la potenza espressiva ed erotica dei nudi scattati da Barbieri, immagini poetiche e molti forti oggi in mostra all’interno della Fondazione, un luogo speciale dove poter fruire e scoprire in modo inedito il lavoro di un grande maestro della fotografia italiana. E proprio il lavoro di Barbieri sono sicuro possa offrire ulteriori spunti creativi per ripensare l’immaginario stesso della moda maschile in continua evoluzione».