Moda

Holding Morelli inaugura il marchio in house «Mordecai»

Il gruppo riunisce l'eccellenza della confezione e pelletteria toscana e lancia una nuova etichetta di look contemporanei

Con un fatturato a livello corporate globale di 68 milioni di euro, il gruppo di aziende della confezione moda e della pelletteria Holding Morelli lancia una nuova etichetta fashion nel segno della artigianalità, del design e della ricerca.

Il pool di eccellenze riunito da Azzurra e Giampaolo Morelli, CEO del gruppo, comprende realtà conosciute come Pellemoda e Hostage, produttori manifatturieri dei più importanti brand del lusso italiani e internazionali.

Andrea Pucci, Azzurra e Giampolo Morelli

A marzo 2023 entra a far parte della holding anche l’azienda di Orvieto Second Skin Snc Di Martini Catia & C., specializzata nella confezione di capi in pelle, e già si punta a spostare l’osservatorio verso altre realtà uniche nella manodopera artigianale ed industriale.

Pellemoda, luogo e sito produttivo da cui tutto è partito, posizionato a Vinci dal 1979, collabora con costanza temporale con oltre 250 artigiani del sito di Empoli, esperti in lavorazioni particolari, macchinari e tecniche di avanguardia. Un archivio storico di oltre 6.000 è ricca fonte di riflessione ed ispirazione per stilisti e dipartimenti prodotto a livello internazionale.

Insieme al socio Martino Mazzoni, i Morelli portano in primo piano anche la realtà di Hostage, specializzata in soluzioni di avanguardia per la confezione dei capi in tessuto e dei capispalla.

Un esempio è Ahirain, etichetta creata con la collaborazione di Andrea Pucci dedicata alla eccellenza nei giacconi di ricerca, oversize, antipioggia e antivento.

Marmi Renzo (Pieve a Nievole in provincia di Pistoia) è entrata a far parte di Holding Morelli nello scorso 2020 per occuparsi dei semilavorati di intrecci, trafori, incisioni e stampaggi a caldo sulla pelle, settore nel quale i Morelli oggi guidano il mercato a livello europeo.

La rivoluzione toscana nelle confezione moda e nella pelletteria segue i dettami della sostenibilità, aumentando di pari passo all’espansione le azioni virtuose verso la produzione e l’ambiente, ottenendo importanti certificazioni quali SA8000 e ISO 14001 nel 2016, e la più recente ISO45001 nel 2021 sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Inoltre, l’intera filiera partecipa al protocollo ZDHC atto a eliminare gradualmente le sostanze chimiche pericolose utilizzate nei vari processi e a garantire la tracciabilità di ogni singolo capo e produzione ecosostenibile.

Ultimo nato, il marchio in house Mordecai, presentato con la collezione primavera-estate 2024 disegnata dal direttore creativo Ludovico Bruno, che sarà distribuita dallo showroom internazionale di Riccardo Grassi.

I look, mix di sportswear, formal wear e business attire, sono leggeri e versatili, funzionali e adatti alle sovrapposizioni e al trasformismo funzionale.

Tramite coulisse regolabili, dettagli reversibili, pieghe, imbottiture in piuma, si combinano forme essenziali oppure concettuali, adatte al mercato contemporaneo.

Giacconi leggeri e oversize in cotone e nylon, maglieria contemporanea in lana merino, mohair e cashmere, camicie passepartout, giacche in popeline cerato, pantaloni cargo in tela lavata e jersey, calzini modaioli e accessori in divenire.

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Redazione Moda