John Richmond ci riporta agli anni 2000
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Moda

John Richmond ci riporta agli anni 2000

Il progetto «Make it Rich» riporta sulla scena il simbolo di una generazione ribelle, sempre più desiderosa di esprimere se stessa, libera da regole e pregiudizi

Se è innegabile che John Richmond abbia dedicato la sua vita alla moda, è la musica, a detta del creativo, ad averlo salvato. Ed è da un’amicizia con un musicista, quella con Bryan Adams, che verso la fine del 2000 nacque uno dei capi più iconici del suo brand — quei jeans baggy con la scritta RICH sul sedere.

Capo simbolo della collezione Autunno Inverno 2001, e in seguito declinato con scritte diverse e combinazioni cromatiche inedite, il RICH denim è stato simbolo distintivo dell’identità di John Richmond e pilastro della moda degli anni Novanta e 2000.

Un’eredità che il brand ha scelto di reinventare con un tocco moderno, creando una storia che risuona con una nuova generazione desiderosa di abbracciare il suo spirito audace e ribelle. Lanciato durante la Milano Fashion Week, il progetto «Make it Rich» coinvolge artisti e consumatori, fondendo l’eredità iconica del brand con l’espressione personale in un modo fresco e dinamico.

Agata Pucci

Con artisti come Davide Vavalà, Agata Panucci e LRP Laboratorio Riciclo Pelle, «Make it Rich» invita a reinterpretare l'iconico logo attraverso l'uso di pittura, grafiche, patch e ricami. Anche i consumatori possono partecipare attivamente, portando il proprio denim, a prescindere dal brand, o scegliendo un paio di jeans dalla collezione John Richmond da personalizzare. Ogni intervento mira a trasformare il logo RICH in una creazione esclusiva, permettendo di esprimere il proprio stile attraverso colori vivaci, cuciture elaborate e applicazioni originali.

Attualmente disponibile nel flagship milanese del marchio in Via Ponte Vetero, «Make it Rich» sarà presto disponibile anche online, per coinvolgere un pubblico ancora più ampio.

«Ho sempre creduto che le persone che scelgono di indossare i modelli John Richmond abbiano chiaro quale sia il proprio stile personale e prendano le proprie decisioni in materia di moda», ha raccontato lo stilista.

«Mi piace vedere come le persone interpretano i miei capi, piuttosto che copiare semplicemente un look da passerella e indossarlo da capo a piedi. Questo approccio rivela molto della loro personalità. È importante indossare i vestiti, non lasciare che i vestiti indossino te».

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Mariella Baroli