Da bad boy a Bad Bunny
L'evoluzione di stile che ha trasformato il cantante portoricano in un'icona
Bad Bunny, meno conosciuto come Benito Antonio Martínez Ocasio, è un cantautore, rapper e produttore discografico portoricano. Approdato sulla scena musicale dal 2013, Bad Bunny ha visto il vero successo arrivare nel 2020, quando è stato ospite di Shakira durante l’halftime show del Super Bowl e piazzando nello stesso anno il suo album El último tour del Mundo al primo posto nella classifica dei dischi più venduti degli Stati Uniti.
Che sia un attraente cantante dal timbro accattivante è noto ormai a tutti, ma perché il mondo della moda sembra lo stia adottando lentamente?
Bad Bunny e Shakira durante l'halftime del Super Bowl 2020
(Ansa)
Abbiamo visto il cantante fare amicizia con tantissimi brand, senza però instaurare relazioni durature: Lo abbiamo visto protagonista nella campagna di Gucci Valigeria al fianco della fidanzata Kendall Jenner, comparire negli scatti di varie campagne Jacquemus, presentarsi al Met Gala di quest'anno in Thom Browne per poi cantare sulla passerella di Vogue World in Pressiat. Insomma, va d’accordo con tutti ma non ha migliori amici.
Poi è arrivato Storm Pablo, attuale stylist del cantante, che ha trasformato Bad Bunny in una fashion icon. Grazie a lui, il guardaroba del rapper ha detto addio a tute over, colori fluo e completi ambigui per abbracciare un nuovo look costellato di comfy outfit dallo stile ricercato.
Ma se dovessimo accomunare Bad Bunny a un capo d’abbigliamento, quale potrebbe essere? Senza dubbio i camperos: negli ultimi tempi infatti il rapper non sembra riuscire a farne a meno. Animalier, scamosciati o in pelle, Bunny non esce di casa senza i suoi stivali a punta.
Diventato ormai icona di stile a cui ispirarsi lo vediamo oggi nel suo periodo migliore, ma cosa indossava il cantante prima di incontrare il lato bello dell’alta moda? Scopriamo i suoi look in questa gallery.