Celebrity marketing: perché i brand di lusso non ne possono fare a meno
Quanto è importante l’alleanza tra un brand e una celebrità? Se dovessimo fare questa domanda a Balenciaga o ad adidas, costrette negli ultimi giorni a concludere le loro collaborazioni con Kanye West, parlerebbero forse solo dei lati negativi di affidarsi a un “ambassador”. Se dovessimo invece fare la stessa domanda a Dior, parlerebbero con il sorriso di Kim Ji-soo, la cantante sudcoreana che, con la sua partecipazione alla sfilata di Parigi, ha portato un engagement pari a 22.4 milioni di dollari alla maison francese.
Pratica in voga dall’Ottocento, il «celebrity marketing» è una forma di comunicazione che prevede l’utilizzo della fama o posizione sociale di una figura per la promozione di un prodotto o di un marchio. E negli ultimi anni - con l’avvento degli influencer - sono sempre più numerosi i brand che si affidano a volti conosciuti per veicolare un messaggio.
Tra le ultime campagne pubblicitarie troviamo la modella Bella Hadid come volto della collezione Swarovski per le feste (con gli scatti di Mert Alas e Marcus Piggott) ma anche la star globale Beyonce come protagonista della campagna «Lose Yourself in Love» firmata da Tiffany & Co.
E non finisce qui. L’ultima sfilata Dolce&Gabbana ha visto la partecipazione di Kim Kardashian come “editor” della collezione primavera estate, mentre Gucci negli ultimi mesi ha annunciato partnership con Jessica Chastain (25h collezione), Ryan Gosling (Gucci Valigeria) e IU (Global Ambassador).
La cantante e attrice sudcoreana è stata annunciato a un anno dalla collaborazione con il protagonista di Squid GameLee Jung-jae, ribadendo ancora una volta l’influenza del mercato asiatico - e in particolare dell’onda coreana - nell’universo del lusso. AMI Paris ha infatti scelto un altro attore Choi Woo-shik come suo ambassador, mentre tra i nomi più importanti di Celine svetta quello di Lisa, cantante delle Blackpink, e testimonial di numerose maison internazionali tra cui anche Bvlgari.
Post Malone è invece il protagonista della nuova capsule collection firmata Moose Knuckles. Una partnership che celebra lo spirito «disruptive» del marchio e l’esuberanza creativa dell’artista. «È un maestro della collaborazione in ambito musicale e lo stesso si può dire per la moda» ha dichiarato Tu Ly, vicepresidente del design di Moose Knuckles.
La collezione, composta da dieci capi no gender, presenta le silhouette iconiche del brand di outerwear come la giacca 3Q, reinterpretata con la stampa camouflage Realtree in nero e giallo, quest'ultima creata appositamente per la collaborazione. Ulteriori dettagli personalizzati presenti nella collezione sono l'hardware in metallo nero, le cerniere e un logo in edizione speciale rivisitato per questa capsule.
Tra i pezzi iconici re-interpretati da Post Malone troviamo anche la felpa isolante con cappuccio «Bunny» staccabile, in sherpa nero e shearling, una giacca con zip in sherpa e jogger abbinati. A completare la collezione, come accessorio della capsule, un accattivante cap da baseball in sherpa con una nuova patch circolare con il logo Moose Knuckles.
Ma il marchio canadese di luxury outerwear non si ferma qui e per questo autunno inverno annuncia la campagna «Icons in Icons» con protagonisti Method Man del Wu-Tang Clan e l’attrice Natasha Lyonne (Orange is the new black, Russian doll). Due modelli creativi capaci di interpretare il marchio con la loro personalità e un’attitude fuori dagli schemi.
«Celebrare la nostra collezione Icons con Method Man e Natasha Lyonne è un sogno che si avvera. Abbiamo creato la massima sinergia possibile, in grado di raccontare e unire i loro valori con il DNA del nostro brand», ha dichiarato Victor Luis, presidente e amministratore delegato di Moose Knuckles. «Entrambi sono forze potenti e grandi creativi nei rispettivi campi, il che li rende perfetti come volti di questa campagna».