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(Getty Images)
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La Triennale di Milano omaggia Elio Fiorucci

Una mostra che celebra i 90 anni del genio

La Triennale di Milano rende omaggio a Elio Fiorucci con una straordinaria retrospettiva, dal 6 novembre 2024 al 16 marzo 2025.

Curata da Judith Clark, con un allestimento ideato da Fabio Cherstich, la mostra si propone come la più ampia e completa esposizione mai dedicata a Fiorucci, non solo in Italia, ma anche all’estero. L'obiettivo è restituire l'essenza poliedrica di questo visionario, che ha saputo fondere moda, arte e cultura pop in modo innovativo e anticipatore, influenzando profondamente il costume e il marketing globale.

Elio Fiorucci, nato a Milano nel 1935, non è stato semplicemente un designer o un imprenditore, ma un pioniere che ha saputo cogliere e reinterpretare i segni del suo tempo. Fin dagli anni Sessanta, con la creazione del marchio omonimo, ha ridefinito l'estetica della moda italiana, proponendo un linguaggio visivo ironico e provocatorio che ha saputo anticipare tendenze e innovare profondamente. Fiorucci non solo ha vestito le nuove generazioni, ma ha creato un intero mondo, un universo fatto di immagini, suoni e idee che si intersecano in un racconto unico e inconfondibile.

La mostra si articola come un percorso biografico e creativo che racconta, attraverso opere e documenti, il suo contributo allo sviluppo della moda contemporanea e la sua capacità di guardare oltre i confini tradizionali del design. Saranno esposti materiali provenienti dall'archivio personale dello stilista, oggetti industriali e creazioni che testimoniano l'inconfondibile estetica del marchio. Il percorso espositivo sarà animato dalla voce dello stesso Fiorucci, attraverso registrazioni inedite, e da testimonianze di altri protagonisti della sua avventura creativa, dando vita a una narrazione teatrale e coinvolgente.

Milano è stata per Fiorucci non solo una casa, ma un laboratorio creativo in cui sperimentare e portare avanti un’idea di moda come esperienza culturale totale. Nel suo celebre negozio di San Babila, inaugurato nel 1967, Fiorucci ha trasformato lo shopping in un'esperienza sensoriale, unendo arte, design e cultura pop. Gli interni, concepiti come installazioni artistiche, i colori vivaci e i suoni di sottofondo riflettevano una visione completamente nuova del rapporto tra il consumatore e il prodotto. Fiorucci ha inoltre saputo stringere rapporti con il mondo dell’arte contemporanea, collaborando con figure come Andy Warhol e Keith Haring, e ha reso Milano una capitale internazionale della creatività, proiettando la città in un contesto cosmopolita.

Il percorso della mostra, che si estenderà attraverso una molteplicità di media, testimonierà anche come Fiorucci abbia saputo trasformare il marketing della moda, rendendolo un racconto visivo e concettuale in grado di dialogare con il pubblico a un livello più profondo. Il catalogo della mostra, edito da Electa, completerà questa esperienza, offrendo uno sguardo critico e approfondito sulle ricerche che hanno caratterizzato la carriera di Fiorucci, grazie ai contributi di importanti studiosi e figure della creatività. L’evento è reso possibile grazie al supporto del main partner Fiorucci e dei partner istituzionali Lavazza Group e Salone del Mobile.Milano, che insieme alla Triennale celebrano una figura che ha segnato indelebilmente la cultura italiana e internazionale.

Elio Fiorucci alla sua scrivania, 1995. Foto Marco Maria Lussoso. Courtesy of Love Therapy Archive

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Mariella Baroli