Roberto Cavalli: la sua storia
Re delle stampe animalier e grande imprenditore, Cavalli avrebbe compiuto oggi 84 anni. Ripercorriamo la sua carriera
Scomparso lo scorso aprile, Roberto Cavalli è passato alla storia per la sua personale interpretazione dell’animalier e per l’incredibile talento nell'ascoltare le donne, esaltandone tutte le silhouette. Da Jennifer Lopez a Heidi Klum, tutte volevano indossare Cavalli. Nel giorno in cui il designer avrebbe dovuto compiere 84 anni, celebriamo e ripercorriamo l’incredibile carriera dello stilista fiorentino.
«Copio il vestito di un animale, perché mi piace copiare Dio. Credo che Dio sia il più grande designer di sempre» ha affermato il designer, che amava lasciarsi ispirare dalla natura e ha fatto delle stampe animalier il suo cavallo di battaglia.
Roberto Cavalli, Afef e Marcus - Autunno/Inverno 1998/99(Ansa)
Nato il 15 novembre del 1940 sotto il segno dello scorpione, Roberto Cavalli ha mostrato sin da giovanissimo uno spiccato talento e una creatività visionaria che lo hanno spinto a seguire i corsi dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Ben presto Cavalli ha compreso che la sua strada è lontana dalla tela - contrariamente da quella intrapresa dal nonno Giuseppe Rossi, tra i nomi più importanti del movimento dei Macchiaioli - e negli anni ’60 ha aperto una stamperia di tessuti, dove ha ideato un’innovativa tecnica di stampa su maglieria già confezionata, dando inizio a una nuova era che ha ridefinito il concetto del lusso.
Roberto Cavalli, Renato Zero nel 2002(Ansa)
Gli anni ’70 hanno rappresentato il grande inizio per Cavalli, che ha debuttato a Parigi e ha ricevuto il primo invito a sfilare nell’iconica Sala Bianca di Firenze. Dopo aver sviluppato le sue conoscenze sui materiali e iniziato a sperimentare sulla pelle, lo stilista ha fatto di questo materiale il protagonista indiscusso della collezione, realizzando dei colorati e originali capi patchwork e caratterizzando con dettagli in pelle i jeans, diventando i primi nel loro genere.
Roberto Cavalli, Victoria Beckham nel 2005(Ansa)
Minimalismo e tonalità cupe non hanno mai fatto parte dell’estetica del marchio fiorentino, e mentre la moda italiana degli anni ’80 cavalcava uno stile minimale, Cavalli ha continuato ad affermare la sua estetica sensuale ed estrosa. Estetica che si rivela vincente nel 1994 quando, durante la settimana della moda, lo stilista ha presentato una collezione che lo ha portato al successo internazionale. Il nome di Roberto Cavalli era sulla bocca di tutti e ogni celebrity sognava un suo capo. Da Mariacarla Boscono a Karolína Kurková, anche le top model adoravano indossare i sensuali ed eleganti abiti Cavalli.
Roberto Cavalli, Spice Girls nel 2008(Ansa)
Nel 1996 Cavalli ha aperto la prima boutique monomarca a Venezia, passo che ha preceduto l’espansione globale consolidata nel 2001, con la conquista e l’espansione in oltre 30 paesi anche grazie al lancio di Just Cavalli, declinazione young e travolgente del marchio.
Roberto Cavalli, Jennifer Lopez nel 2010(Ansa)
Dopo 40 anni di attività, celebrati nel 2010, dove Roberto Cavalli ha portato in passerella un’estetica anticonformista, sexy e audace, il designer lascia la direzione creativa del brand passando il testimone prima a Peter Dundas e poi a Paul Surridge, per poi approdare nelle mani di Fausto Puglisi, che ancora oggi rispetta il DNA del marchio apportando una sua personale e innovativa visione della donna Cavalli.