Il nuovo codice elegante e moderno a Pitti Uomo
Un’eleganza rilassata in simbiosi con le esigenze personali: la moda maschile desidera un codice sartoriale di buon gusto e di sapienza artigianale creata su misura per vivere con agio la vita quotidiana.
Le collezioni hanno fascino ed emanano bellezza, grazie ai materiali sublimi, alle lavorazioni all’avanguardia versus una nobilitazione delle manualità secolari.
Abiti, capospalla, camiceria e alternative finissime maglie, insieme a pantaloni e capi outdoor, sono una rilettura moderna e talvolta un vero e proprio elogio al costante saper fare delle aziende e dei marchi presenti alla 102esima edizione di Pitti Uomo a Firenze.
Il guardaroba selezionato e presentato nelle alcove di Fortezza da Basso infonde sicurezza e allo stesso tempo suggerisce interessanti intuizioni di stile contemporaneo.
Benvenuti i capi senza tempo, creati per durare e per essere vissuti e conservati a dispetto delle stagioni.
Nate dalla convergenza tra nuove tendenze e savoir-faire artigianale, le proposte di Brunello Cucinelliesprimono appieno questo gusto per un’eleganza disinvolta, fondata su un raffinato e al tempo stesso rilassato equilibrio tra distinzione e dinamismo. Una sapiente nonchalance, nutrita del sapere della tradizione, con l’abito al centro, protagonista della stagione, interprete dell’eleganza business oppure del vestire garbato o disimpegnato del tempo libero. Maglieria e camiceria accrescono il senso di agio e comfort, un sapiente connubio di fibre naturali, speciali texture, effetti mélange e délavé che donano profondità al colore.
La giacca e il completo doppio petto sono scelti da Carlo Pigantelli Sartorial per una versione deluxe del vestire primaverile ed estivo, destrutturato in modo da garantire un funzionale peso piuma.
Un soffice blazer doppiopetto destrutturato in cotone peso piuma è anche lo stile di Cruciani, nato da un’inedita combinazione fra il più puro cotone egiziano e i filati compatti di nuova generazione, abbinato ad una impalpabile camicia di maglia, frutto dell’eccellenza del marchio.
Alessandro Gherardi porta la sua proposta di camice couture con colli rielaborati, stampe delicate e a tema estate, mentre Piacenza Cashmere lavora un cashmere finissimo, o in mix di cashmere/seta e merinos, per la realizzazione di pregiate maglie urban basic.
Anche il brand di maglieria Filippo De Laurentiis esaltano l’aspetto naturale e brillante delle materie prime e la freschezza dei colori, su spugna, sulle trame bouclé, sui riccioli del vrillé e sulla matericità dei cotoni.
La collezione uomo di Alpha Studio esalta le fibre più nobili e l’uso inedito del colore, con gradazioni e sfumature tattili e speciali lavorazioni traforate, con intrecci o contrasti. Nuove lavorazioni e dettagli coutureper i sottogiacca e gli altri capi di maglieria fine dall’effetto vintage, declinati in toni naturali, arancio ed hennè, fino agli azzurri e testa di moro.
L'attitudine al colore caratterizza gli abiti e le giacche di Lardini che si concentra anche sulla fattura del pantalone dritto e con vita medio-alta, su maglie dagli effetti grafici e su trench vestaglia.
Lo stile coloniale affascina per materia, colore e ispirazioni, la manifattura di LaTorre, che punta sul doppiopetto di lino, e i completi firmati da Stile Latino, che citano il guardaroba nomade di Bruce Chatwin, ideato dallo stilista napoletano Vincenzo Attolini. La sue giacche décontractée, epitome di gentilezza ed educazione al bel vestire, hanno un effetto avvolgente e rigenerante sul corpo, così confortevoli da non poterne più fare a meno.
Anche il guardaroba di Paoloni vuole silhouette rilassate e leggermente allungate, vestite da tessuti leggerissimi.
La formalità trasformata in disinvoltura non deve però mancare di precisione, come sottolineano i codici sartoriali di Caruso e Fedeli, traduttori di abiti senza tempo capaci di durare, versatili per tutte le occasioni.
Nella speranza di domare le intemperie, se la bella stagione le dovesse incontrare, ci pensano i capi urbani di nuova generazione de L’impermeabile, trattati con tecniche cerate, o in perfetto stile country, come quelle dello storico Schneiders Salzburg che debutta con la nuova Hay Jacket, semi-sfoderata e tinta in capo, in morbido twill e cotone, con coulisse, maxi tasche e pieghe sul gomito.
Accessori al look, le scarpe artigianali di Amedeo Testoni, modelli derby classici e sneaker in morbida pelle ispirate alla skate culture, oppure le stringate e i mocassini di Doucal’s, fatte a mano mantenendo tinture artigianali, pelli pregiate e anticature.
Tutti i marchi hanno la loro declinazione couture del denim che affonda radici per le nuove proposte nel patrimonio sartoriale, abbinato a raffinati processi di ingegneria tessile.
In particolare, Incotex Blue Division, Herno, Berwich e Tombolini, disegnano completi e passepartout dal fit rilassato, rileggendo il capo formale dal punto di vista dello streetstyle.
Herno vi aggiunge un bomber e jogger pants in cotone stretch, Berwich lo alterna ai pantaloni declinati in canapa, Incotex vaglia un denim che torna alla sua essenza e lo declina con la sapienza dei sarti.
Re-Hash punta sui trattamenti, un luxury denim dagli effetti frozen, giochi di chiaroscuro, lavorazioni manopelle e placcature. E Cycle, entrato a far parte del gruppo di Sun68, rilancia sul mercato il suo know how sul denim, pioniere del jeans di lusso prodotto in Veneto.
Il brand marchigiano Tombolini rilegge unisce classico formale e leisurewear e opta per tessuti fluidi che scivolano sul corpo e pesi minimi, nelle tonalità neutre, dal bianco, al beige panama, alle sfumature di grigi, azzurri e verdi cerulei fino ai rosa tiepidi e polverosi.
Tra i must-have della stagione c’è l’abito Zero Gravity, la giacca sahariana in knitwear tecnico, la salopette in jeans, il k-way bicolore e il bomber in cotone.
TMB Running, la proposta più active del marchio, unisce le prestazioni del mondo dello sport con quelle quotidiane, ridefinendo l’idea di lusso sportivo contemporaneo. I prodotti sono abbinabili l'uno con l'altro.
Giampaolo, omaggio all’eleganza informale, prosegue il suo percorso nella creazione di un total look pensato per un uomo moderno e dinamico, che sceglie capi privi di costruzioni, senza rinunciare ad uno stile ricercato.
Una overshirt e una giacca workwear sono i capi di rottura di Paoloni, utilizzati per rilassare il concetto di abito mentre Giannetto Portofino adatta la camicia texana con effetto scolorito all’insieme formale.
Tre brand d’elezione sartoriale, L.B.M.1911, Gabriele Pasini e Luigi Bianchi Sartoria abbiano romanticismo retrò, carattere deciso e tessuti ultra-performanti, non solo nelle proposte delle giacche e degli abiti ma anche in versatili capi outerwear.
Una crescita rapida e virtuosa la sta facendo il marchio vicentino Cruna, un rigoroso Made in Italy a filiera corta, garantita da laboratori storici della tradizione manifatturiera veneta, con design innovativi ma rispettosi dei codici della cultura stilistica italiana. In attesa, con la prossima stagione, del debutto della linea Donna.
L'uomo di Distretto12 ravviva il contrasto fra la vita vissuta nella natura incontaminata e quella delle metropoli vivaci e dinamiche, riunite nel capo di punta della prossima stagione, la trasversale field jacket Freedom, realizzata con tessuti operati stampati del distretto tessile toscano, dove colore, comfort e high performance si uniscono pacificamente.