Il cammino della moda verso la sostenibilità
Negli ultimi anni la sostenibilità ha acquisito un ruolo di notevole importanza, sia dal punto di vista socio-culturale sia da quello economico. E il mondo della moda - uno dei settori più inquinanti al mondo - ha subito accolto la sfida a una produzione più pulita e consapevole.
Il merito di questa presa di coscienza è da imputare anche all’evoluzione del consumatore, oggi più attento al rapporto qualità-prezzo, alla ricerca di maggiori garanzie nella qualità intrinseca del prodotto e tracciabilità della filiera. Secondo la piattaforma Lyst, nell’ultimo anno le ricerche del termine “sostenibilità” sono aumentate del 37%. Come dichiara Milton Pedraza, fondatore e amministratore delegato della società di consulenza Luxury Institute, sulle pagine di Business of Fashion: «I marchi più grandi e più vecchi pensano di dover fare qualcosa per apparire più moderni e, di conseguenza, più sostenibili».
Così viene spiegata la scelta di Prada, Louis Vuitton e Valentino di rielaborare i propri loghi in base a una filosofia a basso impatto ambientale. Le frecce aggiunte al lettering d’heritage sembrano infatti riprodurre il simbolo del riciclaggio e adornano capi prodotti in maniera sostenibile.
Non solo i marchi, ma anche le più grandi istituzioni della moda si stanno mostrando impegnate verso uno stile di vita più green. Nell’aprile 2021, la Camera Nazionale della Moda Italia ha diffuso nuove linee guida in merito all’utilizzo di sostanze chimiche nei prodotti e nei processi produttivi. Lo scopo è quello di aiutare le aziende a implementare criteri e controlli per allinearsi ai requisiti di sostenibilità più avanzati, nell’ottica di minimizzare i rischi ambientali e sociali.
Allo stesso modo, Pitti Immagine dedica da anni spazio al tema della sostenibilità, raccontata dal progetto «Sustainable Style», a cura della giornalista Giorgia Cantarini, che presenta una selezione unica di collezioni che coniugano anima eco-responsabile e innovazione.
Sì, perché la sostenibilità passa anche dalla tecnologia e dall’innovazione. Lo sanno bene i giganti dell’e-commerce Zelanda, Yoox Net-a-Porter e About You che, a partire dal prossimo autunno, renderanno disponibile una piattaforma online dove i marchi partner potranno partecipare a programmi di apprendimento (a costo zero) in materia di sostenibilità. BoF riporta che, entro il 2025, Zalando e About You puntino all’approvazione degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas del 90% dei marchi partner. Il gruppo Richemont, proprietario di Yoox e Net-a-Porter, punta invece al 20% entro lo stesso anno.
Anche il gigante delle vendite di seconda mano, eBay, sta muovendo alcuni importanti passi verso un futuro più sostenibile. È finalmente disponibile anche in Italia l’iniziativa «Imperfects» che mette in vendita capi di abbigliamento, borse e accessori considerati come nuovi, ma con alcuni difetti.
Nella selezione compaiono infatti quei prodotti che non soddisfano i rigorosi standard di qualità di produttori e rivenditori, in quanto presentano alcune imperfezioni, come piccoli graffi o segni di usura, bottoni mancanti o fili allentati – e che quindi non possono essere messi in vendita come nuovi. In un momento in cui 13 milioni di capi di abbigliamento finiscono in discarica ogni settimana, eBay incoraggia gli acquirenti a investire nella salvaguardia del pianeta, offrendo una piattaforma dove questi articoli hanno una seconda possibilità di essere venduti e acquistati nonostante le loro imperfezioni, con il vantaggio di prezzi convenienti (fino al 60% di sconto).
«Siamo consapevoli che la moda è uno dei settori che ha un forte impatto sull’ambiente e siamo certi che questa iniziativa potrà dare un contributo nella riduzione dei rifiuti tessili» ha dichiarato Alice Acciarri, general manager eBay Italia.
«I consumatori sono sempre più attenti non solo al risparmio economico, anche all’impatto ambientale dei loro acquisti. L’abbigliamento “imperfetto” merita ancora uno spazio nel guardaroba di qualcuno: la nuova destinazione online di eBay permetterà di salvare migliaia di articoli di moda di alta qualità dal rischio di andare sprecati troppo presto, e permetterà a molti utenti di acquistare capi di grandi firme a prezzi vantaggiosi».
Il rapporto globale 2022 sul commercio elettronico del mercato online ha evidenziato che, sebbene le ragioni economiche rimangano la motivazione principale, il 42% degli acquirenti eBay intervistati ha citato anche le preoccupazioni ambientali e la speranza di ridurre i rifiuti: «Imperfects» può quindi rappresentare la risposta ideale per coloro che cercano un modo più consapevole di fare acquisti.
In attesa del primo Forum sulla sostenibilità nell’industria della moda, che si terrà a Venezia il prossimo 27 e 28 ottobre, al Teatro Antico di Taormina sono andati in scena i Tao Awards 2022.
Le premiazioni di quest’anno hanno voluto celebrare la sostenibilità. «Oggi più che mai è importante supportare i nuovi talenti e un settore come la moda che, pur in sofferenza, continua a lottare per un futuro più green e che ha saputo reinventarsi con orgoglio, puntando sul valore del Made in Italy» ha dichiarato Agata Patrizia Saccone, fondatrice di Taomoda Week.
Tra i personaggi premiati con gli speciali «Sustainability Awards» troviamo Valentina Curzi, fondatrici di RBRSL, una delle pochissime donne al mondo a disegnare sneakers, riconosciuta per aver contribuito ad avvicinare la nuova generazione allo shopping responsabile attraverso la produzione di calzature green.
Le scarpe, interamente lavorate a mano, sono infatti sottoposte a un preciso procedimento di gommatura brevettato: dopo essere state trattate, vengono affogate in una speciale gomma liquida che, raffreddandosi, incorpora la tomaia formando un guscio trasparente. Il progetto diventa così una strategia per contrastare la moda usa e getta e non solo: attraverso l’utilizzo della gomma di scarto della suola, RBRSL dà vita anche a quadri e luci, dall’estetica senza tempo e assolutamente inediti.
Sul palco, ad accettare il premio alla sostenibilità anche Antonio Quirici, presidente di Cuoio di Toscana, riconosciuto per l’impegno a tutela dell’ambiente con una filiera 100% sostenibile. Il consorzio ha contribuito infatti ha portare in primo piano la concia al vegetale, un processo basato sull’utilizzo di materiali naturali come i tannini, estratti dalle piante di castagno, mimosa e quebracho per una lavorazione esente da metalli, a tutela della salute dei consumatori e dell’ambiente.
In occasione della Taomoda Week, Cuoio di Toscana ha inoltre creato una speciale capsule in collaborazione con Danié Made in Sicily, brand nato dalla passione della stilista e artigiana siciliana Daniela Napolitano. La proposta comprende una tipica coffa siciliana rivisitata in Cuoio di Toscana e un sandalo realizzato con l'iconica suola verde, simbolo e manifesto dei valori di Cuoio di Toscana, testimone dell'impegno green che dal processo produttivo arriva fino alla gestione della filiera attraverso il recupero dei residui solidi e delle acque reflue e la trasformazione di uno scarto dell’industria alimentare in un materiale di eccellenza, simbolo del made in Italy.
Nell’incantevole cornice di Taormina, anche Cividini ha scelto di svelare in anteprima una preview della sua prossima collezione. Contraddistinto da stile moderno, purezza, rigore nelle linee e grande ricerca qualitativa per i materiali impiegati, il marchio bergamasco Cividini è pioniere della maglieria in cashmere, da sempre capace di far dialogare il savoir faire artigianale con le moderne tecnologie di lavorazione.
«La collezione è espressione estetica del vivere all’italiana» ha raccontato Piero Cividini, fondatore del marchio. «Le linee rimangono fedeli ai dettami della Maison, comprendendo pezzi magistralmente elaborati secondo uno studio certosino delle proporzioni e delle colorazioni presenti in palette. La cura nel dettaglio è imprescindibile e in quest’ultima proposta assume una valenza esotica, sottolineata dall’uso di gigli di maglia in lamé su orecchini e calzari oltre a essere presenti su caftani di maglia, che ricordano delle grandi ghirlande ispirate alla Primavera di Botticelli».
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