Carrie Fisher
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Addio a Carrie Fisher, il saluto di Harrison Ford e dei colleghi di Star Wars su Twitter

"Scioccato e addolorato". Gli fa eco Mark Hamill: "Devastato". Peter Mayhew: "Era la luce più brillante in ogni stanza in cui entrava". J.J. Abrams: "Che ingiustizia perderla"

Carrie Fisher se ne va e negli occhi restano il suo sorriso delicato e lo sguardo volitivo. Indimenticabile principessa Leila della trilogia originale di Star Wars, con quella pettinatura particolare che ha affascinato e fatto sorridere, accanto ad Harrison Ford e Mark Hamill ha riacceso la speranza contro l'Impero e ha animato i cuori sognanti di milioni di fan di Guerre stellari

Oggi che muore, a 60 anni, non possono che piangerla i compagni di avventura di allora, di Guerre stellari (1977), L'Impero colpisce ancora (1980) e Il ritorno dello Jedi (1983), ma anche del film che ha riaperto la saga nel 2015, Star Wars: Il risveglio della Forza.

Harrison Ford, che sul set è stato il suo compagno, sbruffone ma coraggio Han Solo, ha così descritto Carrie Fisher: "Una persona unica nel suo genere, brillante, originale, divertente ed emotivamente impavida. Ha vissuto la sua vita con coraggio. Ci mancherà a tutti". Su Twitter il giorno di Natale, sapendo delle condizioni della collega, aveva scritto: "Sono scioccato e addolorato".


Mark Hamill
, sul set fratello gemello della principessa Leila, gli fa eco, con un laconico "Devastato" che dice tanto.


Anthony Daniels
è stato il simpatico e pedante droide C-3PO, presente in tutti i sette film di Star Wars. Così accoglie la dolorosa notizia: "Pensavo di aver ricevuto quello che volevo sotto l'albero. E invece no. Nonostante i tanti pensieri e preghiere di tanti. Sono molto molto triste".


Peter Mayhew
, che ha interpretato il personaggio di Chewbecca, scrive: "Non ci sono parole per questa perdita. Carrie era la luce più brillante in ogni stanza in cui entrava. Mi mancherà".


J.J. Abrams, che l'ha diretta recentemente nel settimo film della saga Star Wars 7 - Il risveglio della Forza, ricorda: "Non c'era bisogno di incontrare Carrie Fisher per capire il suo potere. Era brillante e bella, dura e meraviglioso, incisiva e divertente come si poteva immaginare. Che cosa ingiusta perderla".

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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