
Ermanno Olmi sul set di “Torneranno i prati”.

Il regista Ermanno Olmi e sua moglie Loredana arrivano alla proiezione de “Il villagio di cartone” alla Mostra del cinema di Venezia, 6 settembre 2011.

Ermanno Olmi posa per i fotografi alla Mostra del cinema di Venezia, 6 settembre 2011.

Trio di registi. Da sinistra: l’iraniano Abbas Kiarostami, l’italiano Ermano Olmi e il britannico Ken Loach alla presentazione del loro film a più mani “Ticket”, Roma, 24 giugno 2004.

Il regista Ermanno Olmi riceve da Adriano Celentano il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia, 5 settembre 2008.

Il regista Ermanno Olmi al Festival di Cannes, 21 maggio 2007.

Ermanno Olmi viene premiato da Monica Vitti a Roma il 6 giugno 1992 ai David Donatello.

Il regista Ermanno Olmi sul set del film “Il mestiere delle armi” in una foto del 19 aprile 2001.

Ermanno Olmi a Cannes tra Biki Anderson e Liv Ulmann in una foto d’archivio.
Narratore riflessivo e attento delle piccole cose e dei misteri dell’umanità, il regista Ermanno Olmi è morto all’età di 86 anni. Si è spento nell’ospedale di Asiago, dove era stato ricoverato d’urgenza la sera di venerdì 4 maggio, dopo aver combattuto per lungo tempo contro una grave malattia.
Autodidatta, pioniere nel campo del documentario, creatore di un linguaggio personale e fuori da ogni schema, ha indagato con sguardo profondo il rapporto tra uomo e natura e la spiritualità, con poesia e pensosità. Ha firmato film portanti del cinema italiano come L’albero degli zoccoli (1978), vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes, e Il mestiere delle armi (2001).
Nel 2014 aveva scrutato da dentro la Prima guerra mondiale con Torneranno i prati, un film ambientato nelle trincee sull’Altopiano di Asiago, prima di tornare alla sua passione primaria, il documentario, con Vedete, sono uno di voi (2017) sul cardinale Carlo Maria Martini.