Venezia 75 e la vittoria di Netflix: il futuro del cinema
"Roma" di Alfonso Cuarón è il primo Leone d'oro distribuito dalla piattaforma digitale. Ma uscirà anche nelle sale. Il vaticinio di Alberto Barbera: "L'avvenire sarà tra sale e streaming"
Venezia non è Cannes e abbraccia il cambiamento e il futuro, alias Netflix. Nessuna barricata contro i prodotti Netflix, che al Festival francese sono invece banditi dal concorso e dalla vittoria finale.
Alla Mostra d'arte cinematografica edizione 75 è stato incoronato Roma del messicano Alfonso Cuarón, il primo Leone d'oro distribuito dalla piattaforma internazionale di streaming.
I film Netflix a Venezia
Non solo Roma, l'amarcord tutto al femminile e in bianco e nero di Cuarón, ambientato a Città del Messico anni '70. Al Lido erano presenti diversi film distribuiti o prodotti e distribuiti da Netflix, spesso firmati da grandi maestri. In tutto cinque film e un documentario originali.
The Ballad of Buster Scruggs dei fratelli Coen, sei storie di ambientazione western sulla frontiera americana, è stato prodotto e sarà distribuito da Netflix e anche questo è entrato nel palmarés finale con il premio alla migliore sceneggiatura. Sempre targato Netflix (coprodotto e distribuito) e sempre in concorso era 22 July di Paul Greengrass, il racconto del feroce attacco terroristico perpretato in Norvegia il 22 luglio 2011 da un estremista di destra: 77 persone uccise.
Sono titoli distribuiti da Netflix anche l'italiano Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, film d'apertura della sezione Orizzonti che narra gli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi, e i due film fuori concorso They'll love me when I'm deaddel premio Oscar Morgan Neville, documentario sugli ultimi quindici anni di vita del leggendario regista Orson Welles, e il film incompiuto di Welles The other side of the wind.
I film Netflix distribuiti anche al cinema
Autori ed esercenti del cinema si sono scagliati contro il verdetto di Venezia. L'Anac (Associazione nazionale autori cinematografici), la Fice (Federazione italiana cinema d'essai) e l'Acec (Associazione cattolica esercenti cinema) definiscono "iniquo che il marchio della Biennale sia veicolo di marketing della piattaforma Netflix" che "sta mettendo in difficoltà il sistema delle sale": a loro dire il Leone d'oro "dovrebbe essere alla portata di tutti" e non dei soli abbonati alla piattaforma.
Ma i film di Netflix dovrebbero arrivare anche al cinema.
Roma di Cuarón sarà disponibile sulla piattaforma streaming ma uscirà anche in alcune sale selezionate, a dicembre (14 dicembre). Potrebbero passare per brevi periodi nei cinema anche 22 July di Paul Greengrass, a ottobre (10 ottobre), e The Ballad of Buster Scruggs dei fratelli Coen, a novembre (16 novembre). Se ambiscono agli Oscar usciranno sicuramente al cinema negli Stati Uniti visto che sono necessari almeno sette giorni di seguito di programmazione per qualificarsi agli Academy.
Sulla mia pelle uscirà nello stesso giorno, il 12 settembre, sia in sala con Lucky Red che su Netflix.
Barbera e il futuro tra sale e streaming
Alberto Barbera, il direttore artistico della Mostra del cinema di Venezia, è sicuro delle sue scelte: il nuovo Leone d'oro Roma e i prodotti Netflix sono i benvenuti al Lido. Ecco le sue parole "Tutte le eventuali polemiche su questa vittoria sono effetto di una nostalgia che non si misura con la realtà di Netflix, la piattaforma più importante, ma che vede protagonista anche Amazon e sicuramente a breve altri soggetti. Sembra comunque che proprio Netflix stia per comprare una catena di sale cinematografiche negli Stati Uniti. Insomma il futuro sarà tra sale e questa nuova realtà streaming".
E ancora: "Difendere il passato oggi significa solo perdere opportunità".