Natale e Covid: divieti e permessi. Le ipotesi del governo
Domani, al massimo sabato sapremo cosa potremo e non potremo fare durante le feste. Si pensa ad una unica zona rossa nazionale nei festivi e prefestivi. Massimo due invitati a pranzo e cenone
Cresce di ora in ora la tensione politica interna alla maggioranza circa le misure da adottare durante il periodo natalizio.
Dopo la sospensione dei confronti di ieri vista l'impossibilità di trovare un accordo ci si riprova in mattinata con un doppio vertice che dovrebbe produrre, al massimo entro sabato mattina, il nuovo Dpcm di Natale con il calendario di divieti, deroghe e regole per affrontare quello che si prospetta come il Natale peggiore di sempre per gli italiani.
Intanto si attende l'utimo week-end libero prima della serrata natalizia. Fino a domenica, infatti, gli potranno muoversi tra regione e regione e dedicarsi allo shopping con negozi aperti fino alle 21. Da lunedì, però, tutto cambierà. "Come" cambierà ancora non si sa.
Quello che è certo è che sarà un Natale all'insegna dei divieti e delle limitazioni.
Evitare la terza ondata di contagi – mentre la seconda non è ancora finita – è, infatti, la priorità assoluta in questo momento.
Le ipotesi
Per questo l'esecutivo è alle prese con un braccio di ferro tra l'ala rigorista della maggioranza che vorrebbe l'Italia intera in lockdown totale dal 21 dicembre al 7 gennaio, e la linea più morbida preferita dal Premier Conte che punta a mettere il Paese in zona rossa dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio.
Secondo lo schema previsto dal Governo e tenute in conto le limitazioni alla mobilità già in vigore dal Dpcm del 3 dicembre quando Palazzo Chigi ha stabilito che "Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, nell'ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata o uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome" quello che accadrà nei 10 giorni centrali delle festività natalizie sarà un'alternanza nell'intera penisola tra giorni da "zona rossa" e giorni da "zona gialla".
"Zona rossa" a Natale e Capodanno
In questo senso dal 24 al 27 dicembre così come dal 31 dicembre al 3 gennaio sarà vietato ogni spostamento fuori dalla propria abitazione salvo questo non sia per motivi lavorativi o acquisto di beni di prima necessità.
Non sarà consentito far visita a parenti o amici non conviventi in qualsiasi luogo, aperto o chiuso che sia (ma si potrà andare a Messa).
Nelle ultime ore si sta valutando l'idea di consentire deroghe per i "congiunti" più stretti ovvero genitori, figli e fratelli permettendo alle famiglie di ospitare massimo due persone con l'idea di escludere dal computo gli under 14. Questo farebbe sì che, soprattutto gli anziani, non passino il Natale da soli. Chi è contrario a quest'ipotesi, però, sottolinea come le misure di contenimento siano in buona parte concepite proprio per tutelare i più deboli, in primis gli anziani, con il rischio che questa deroga possa aumentare i contagi.
Se dovesse passare la linea dei due congiunti dovrebbe avere come correlato quello di permettere gli spostamenti in automobile con un massimo di due persone a macchina (esclusi gli under 14)
Unica eccezione sulla quale tutti sarebbero d'accordo è quella concessa alle coppie separate o divorziate che potranno effettuare spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l'altro genitore o per condurli presso di sé (lo spostamento dovrà essere giustificato da autocertificazione).
Consentito uscire solo col cane, ma nei pressi della propria abitazione.
Ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie potranno effettuare solo servizio da asporto tra le 5 e le 22 quando scatterà il coprifuoco totale, mentre i negozi al dettaglio saranno chiusi. Resteranno aperti solo i negozi di alimentari, le farmacie, i negozi di ottica, quelli di elettronica e giocattoli, le ferramenta oltre che lavanderie, profumerie, librerie, cartolerie, edicole e distributori automatici.
"Zona gialla"
Invece il 28, 29 e 30 dicembre si tornerà "in zona gialla" con la libertà di muoversi tra le 5 e le 22 senza giustificazioni. Aperti bar, pasticcerie, ristoranti e gelaterie tra le 5 e le 18.
Torneranno a tirare su la saracinesca i negozi al dettaglio purché in grado di rispettare norme igieniche e di distanziamento sociale all'interno della prassi Covid.
Scuola e spostamenti
In attesa che la bozza diventi definitiva resta aperto il nodo degli spostamenti tra regione e regione che dovrebbero essere consentiti fino al 20 in maniera da garantire a coloro che hanno già prenotato il biglietto di poter viaggiare; dopo quella data e fino al 6 gennaio si valuta di impedire i movimenti tra le regioni. In queste ore, intanto, sono stati presi d'assalto treni e aerei oltre che le autostrade con posti di blocco e controlli agli autogrill per evitare assembramenti. Gli italiani cercano di anticipare il Governo e di mettere al sicuro il Natale mentre la politica perde tempo le derrate alimentari dei ristoranti vanno a male, le tensioni psicologiche delle famiglie crescono e i costi socio economici di questa accidiosa tendenza governativa non sono calcolabili.
In dubbio ancora la riapertura delle scuole il 7 gennaio così come la proroga del coprifuoco alle 22 per tutto il mese di gennaio.