Nel ventennale di Diana il futuro della Corona inglese?
La Regina resta a Balmoral, il Principe Carlo è in Scozia e a Londra c'è solo William a onorare la memoria della madre
Si dice che a un evento importante si noti più chi manca rispetto a chi c'è e in occasione del ventesimo anniversario dalla morte di Diana questa tesi è senza dubbio confermata.
Il silenzio di Palazzo
Mentre, infatti, in tutto il Regno i mezzi d'informazione fanno a gara per ricordare Lady D con documentari e servizi dedicati e perfino William e Harry hanno rotto il silenzio concedendo una commossa intervista trasmessa dalla BBC dal titolo: Diana, nostra madre: la sua vita, la sua eredità a Palazzo tutto tace.
La Regina se ne sta rinchiusa nel suo castello di Balmoral e non ha la benché minima intenzione di tornare a Londra per commemorare l'ex nuora e Carlo ha fatto perdere le sue tracce nelle lande scozzesi lasciando nella Capitale solo i figli in compagnia del fantasma della loro madre. Un fantasma che da un ventennio aleggia sopra Buckingham Palace minacciandone stabilità e continuità.
Nel segno di Lady D
Oggi William e Harry incontreranno le organizzazioni filantropiche per le quali Diana si è spesa in vita e davanti a loro faranno un discorso teso a tracciare una linea di continuità tra l'operato di Lady D e il loro ruolo nel Regno. Una continuità che ha a che fare con il futuro stesso della monarchia inglese.
Gli analisti della Corona hanno, infatti, analizzato il sottotesto che filtra da questo quadro arrivando a una serie di conclusioni.
La rivista Prospect, considerata la Bibbia degli intellettuali del Regno, titola: "L'ultimo re? Come Carlo III potrebbe far cadere la monarchia".
In un passaggio del reportage si legge: "Alla base delle paure riguardo l’ascesa al trono di Carlo, c’è quella che non si dilegua mai: il suo regno sarà per sempre perseguitato da Diana?".
Carlo, l'ultimo Re?
Fu Lady D, nella celebre intervista alla Bbc del 1995, la prima a mettere in questione la capacità di Carlo di fare il Re e i dubbi da allora non si sono mai davvero risolti.
Basti pensare ai tanti documentari che la tv inglese sta trasmettendo in queste settimane. In ognuno di essi viene insinuato il dubbio circa l'idoneità di Carlo nel gestire il Regno.
Il futuro Re appare a più riprese come un inetto, traditore, egoista e "Senza speranza" per ammissione della sua stessa madre. E l'assenza da Londra in occasione dell'anniversario della morte della madre dei suoi figli non fa che confermare la tesi.
Secondo Prospect "Diana resta una minaccia sempre presente" e la cattiva gestione dell'occorenza può rappresentare un'anticipazione del futuro grigio del regno di Carlo III.
Una monarchia divisa in tre
Secondo alcuni analisti in questo momento sulle sponde del Tamigi ci sono tre poli con cui fare i conti: quello di Buckingham Palace con l'anziana Regina spinta a regnare più a lungo possibile da tutta la Corte dell'ancient regime che teme per il futuro della Corona. Quando Elisabetta non ci sarà più, infatti, l'Inghilterra dovrà fare i conti con un enorme vuoto.
C'è poi St. James' Palace dove Carlo e Camilla con i capelli sempre più bianchi e le rughe sempre profonde continuano l'infinita attesa del trono con i loro funzionari di palazzo che fanno di tutto per puntellare l'immagine polverosa del Principe di Galles e della Duchessa di Cornovaglia.
E poi c'è Kensington Palace con William e Kate - ma anche Harry - giovani e dinamici, pop e chic, regali e popolari, sofisticati ma incredibilmente vicini agli umori dei sudditi.
William, amato e osannato come se avesse già sul capo la Corona, non teme di sottolineare quanto il suo Regno sarebbe sulla linea della continuità con quanto appreso, in termini di valori e cultura, dalla madre Diana, vera monarca ombra dell'ultimo quarto di secolo della storia inglese.
Per saperne di più:
- La rabbia del Principe Harry per la morte di Lady Diana
- Ennesima rivelazione sulla vita di Lady Diana
- Una statua per Lady Diana: sì dalla Regina