Netanyahu licenzia Gallant da ministro della Difesa
Il Primo Ministro licenzia il Ministro della Difesa Yoav Gallant, citando «gravi lacune e mancanza di fiducia», al suo posto Israel Katz. Nella notte proteste a Tel Aviv con 40 arresti.
Martedì sera il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha licenziato il Ministro della difesa Yoav Gallant. Netanyahu ha spiegato che questo è il risultato di una crisi di fiducia e di notevoli divergenze tra i due nella gestione della guerra. «Come Primo ministro di Israele, il mio principale obbligo è preservare la sicurezza di Israele e raggiungere la nostra vittoria totale. Nel mezzo della guerra, più che mai, è richiesta la fiducia completa tra il Primo ministro e il ministro della Difesa », ha esordito Netanyahu. «Purtroppo, nonostante durante i primi mesi della campagna militare ci fosse una tale fiducia e abbiamo avuto una cooperazione molto produttiva, negli ultimi mesi questa fiducia tra me e il Ministro della difesa ha iniziato a incrinarsi», ha affermato. Netanyahu ha poi proseguito: «Il Ministro della difesa Gallant e io abbiamo avuto notevoli disaccordi sulla gestione della campagna militare, disaccordi che sono stati accompagnati da dichiarazioni pubbliche e azioni che contravvenivano alle decisioni del Governo e del Gabinetto di sicurezza. Ho fatto diversi tentativi per risolvere questi disaccordi, ma sono diventati sempre più ampi. Sono stati anche portati a conoscenza del pubblico in modo inappropriato e, cosa ancora peggiore, sono arrivati a conoscenza del nemico; i nostri nemici hanno tratto grande piacere da questi disaccordi e ne hanno tratto molto beneficio», ha aggiunto.
Il premier israeliano ha poi spiegato che «le opinioni diverse nei dibattiti aperti, come chiunque mi conosca può testimoniare, sono il mio modo di tenere discussioni e consultazioni e prendere decisioni. Lo sanno tutti. Tuttavia, la crisi di fiducia sempre più ampia tra me e il Ministro della difesa è diventata di dominio pubblico e quella crisi sta ostacolando la continua corretta amministrazione della campagna militare. Non sono l'unico a pensarla così; sia nel Governo che nel Gabinetto di sicurezza, la maggioranza dei membri, praticamente tutti, condividono il sentimento che questo stato di cose non può continuare», ha osservato. Netanyahu ha quindi confermato la rimozione di Gallant: «Alla luce di quanto sopra, ho deciso oggi di rimuovere il Ministro della difesa dal suo incarico. Al suo posto, ho deciso di nominare il ministro Israel Katz a questa posizione. Israel Katz ha dimostrato le sue capacità e ha dato un contributo alla sicurezza nazionale come Ministro degli affari esteri, Ministro delle finanze, Ministro dell'Intelligence per cinque anni e, cosa altrettanto importante, come membro di lunga data del Gabinetto per la sicurezza dello Stato», ha dichiarato Netanyahu. Agli esteri Katz sarà sostituito dall'ex ministro Gideon Saar: «Inoltre, ho parlato oggi con il ministro Gideon Saar e gli ho proposto di unirsi alla coalizione insieme alla sua fazione e di servire come Ministro degli esteri. Come membro del Governo e del Gabinetto di sicurezza per molti anni, Gideon Saar porterà sul tavolo molta esperienza e considerazione nei settori della politica e della sicurezza e sarà un'aggiunta significativa al nostro team di leadership» ha affermato Netanyahu che ha precisato: «L' aggiunta di Saar e l'aggiunta della sua fazione aumenteranno la stabilità della coalizione e del Governo, fattori importanti in ogni momento, e particolarmente importanti in tempo di guerra. Sono convinto che questi passi rafforzeranno il Governo e il Gabinetto di sicurezza, trasformandoli in organismi che lavorano in modo cooperativo e armonioso per la sicurezza dello Stato di Israele, per i cittadini di Israele e per la nostra vittoria».
Israel Katz ha ringraziato «Netanyahu per la fiducia. Accetto questa responsabilità con un senso di missione e un profondo impegno per la sicurezza dello Stato di Israele e dei suoi cittadini». Yoav Gallant al passio d’addio ha affermato: «La sicurezza dello Stato di Israele è sempre stata e rimarrà sempre la missione della mia vita. Il nostro impegno morale ed etico è il ritorno dei nostri figli e figlie rapiti da Hamas. Non c'è e non ci sarà alcuna espiazione per l'abbandono degli ostaggi. Sono stato licenziato per tre motivi: Israele deve accettare un accordo per la liberazione degli ostaggi anche lasciando Hamas a Gaza; l'aver chiesto che tutti debbano prestare servizio nell'Idf e difendere Israele (compresi gli ortodossi); l'aver chiesto un'indagine governativa sul 7 ottobre», ha aggiunto molto commosso. I rappresentanti dell'opposizione hanno condannato il licenziamento di Gallant e il presidente dei democratici Yair Golan ha invitato la popolazione «a scendere in piazza per protestare». Circa 40 persone sono state arrestate a Tel Aviv durante le proteste scoppiate nella notte contro l'improvviso licenziamento di Gallant. Ma perché proprio adesso? Con la distruzione di Hamas dal punto di vista militare e l’operazione in Libano che ha praticamente azzerato i vertici di Hezbollah, per Netanyahu è arrivato il momento della resa dei conti complice anche la partita elettorale dell'Amministrazione americana che negli ultimi mesi ha scelto Gallant come interlocutore piuttosto che il premier inviso alla coppia Biden-Harris. L'episodio che ha innescato la crisi finale tra il premier e l’ormai ex Ministro della difesa è stata l'inchiesta che coinvolge un gruppo di uomini vicini a Netanyahu: il sospetto, sempre più forte nell'entourage del Primo ministro è che sia stato Gallant ha divulgare i loro nomi. Netanyahu ha così deciso di muovere le sue pedine: Gallant licenziato e il fedelissimo Katz alla Difesa. Vedremo se i fatti daranno ragione a Benjamin Netanyahu che oggi può comunque festeggiare perché alla Casa Bianca ha di nuovo un amico.
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