Allarme Fbi per San Pietro, Duomo di Milano e Teatro alla Scala
Per quanto "generica", una segnalazione dell'intelligence Usa fa salire l'allerta a Roma e nel capoluogo lombardo
Dopo Parigi, Roma oppure Milano? A far salire la preoccupazione, e il grado di allarme, è ora una segnalazione inviata dall'Fbi alle nostre autorità di sicurezza in cui vengono indicati la Basilica di San Pietro nella capitale e il Duomo e il Teatro alla Scala nel capoluogo lombardo come possibili obiettivi di un attentato. E a conferma dei loro sospetti gli esperti dell'intelligence americana forniscono anche i nominativi di cinque sospetti terroristi "arabi" che potrebbero essere presenti nel nostro Paese, anche se dagli elementi raccolti non ci sarebbero al momento minacce concrete per l'Italia.
Le reazioni del Governo
Non sottovalutare, ma nemmeno enfatizzare o - peggio - cadere vittima dell'isteria: questa in sintesi la reazione/raccomandazione del Governo italiano, da cui viene sottolineato come "segnalazioni sulla sicurezza in Italia da Paesi amici e alleati siano costanti. Sono oggetto di attenta valutazione dalle forze di sicurezza italiane senza enfatizzazioni ma anche senza sottovalutazioni, come sempre avviene su base quotidiana per le informative che vengono regolarmente vagliate e verificate".
Tra l'altro, nel documento dell'Fbi non sarebbero fornite indicazioni temporali né tanto meno si parlerebbe di specifici progetti di attentato, ma ci si "limiterebbe" a indicare i possibili obiettivi. In ogni caso, si è dato il via alle opportune verifiche sulle informazioni ricevute (a partire da quelle sulla presenza dei 5 soggetti arabi "a rischio"), mentre è stata diffusa una circolare dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza per invitare i questori di Milano e Roma a rafforzare ulteriormente - per quanto possibile, visto che l'allerta è già a livello 2, un gradino sotto quello previsto in caso di attacco terroristico - la vigilanza e il controllo nelle due città, con particolare attenzione ai luoghi di culto e di aggregazione.
Falso allarme a Roma
Malgrado le raccomandazioni alla calma, il livello di tensione è tuttavia ai livelli di guardia dopo i fatti di Parigi e gli allarmi-bomba negli stadi che hanno fatto annullare due match internazionali in Germania e Belgio. Ne è un esempio l'allarme scattato a Roma nella serata di ieri, mercoledì 18 novembre: è bastata una borsa lasciata incustodita ad una fermata dell'autobus a due passi dall'ambasciata americana in via Veneto a dare il via al piano sicurezza, con l'intera area tra piazza Barberini e via Bissolati che è stata chiusa al traffico mentre gli artificieri verificavano che non c'era alcun pericolo.