ATP Finals, Sinner da re verso le semifinali
L'altoatesino premiato per aver chiuso il suo straordinario 2024 in cima alla classifica mondiale. Ora punta la qualificazione che può arrivare in anticipo rispetto al programma.
C’è solo Sinner, ovunque ti giri e qualunque cosa immagini di focalizzare nella settimana delle ATP final di Torino. Sinner e solo lui. Anche nella giornata che doveva essere dedicata al riposo e all’allenamento dopo il debutto vincente contro l’australiano De Minaur. La seconda serata torinese (tutto esaurito e atmosfera straordinaria) è stata così incentrata più sul premio ricevuto dall’alto atesino come numero uno al termine della stagione 2024 che sul tennis giocato.
Zverev ha liquidato Rublev, candidandosi al primo posto nel suo girone che significa prenotare la finale contro l’italiano, però gli occhi di tutti sono stati per il momento in cui Sinner ha alzato il cielo il trofeo che l’ATP riserva a chi chiude la stagione al primo posto della classifica mondiale. Applausi, lacrime in tribuna da parte della madre e parole al miele del tennista che sta facendo sognare l’Italia e che tra una settimana proverà a scrivere la storia andando all’assalto della seconda Coppa Davis consecutiva.
Ci stiamo abituando bene, ma proprio per questo è giusto ricordare che non c’è nulla di scontato o di normale in quello che sta facendo questo ragazzo che viene dalla Val Pusteria. Nell’ottobre 2019 era al 93º posto della classifica ATP, due anni più tardi ha guadagnato la Top10 ma come tradizione è stato l’ultimo tratto del percorso il più difficile.
Questa sera Sinner gioca per le semifinali in anticipo rispetto al programma. Succederà se batte lo statunitense Fritz e se in precedenza Medvedev sarà stato sconfitto da De Minaur. Non sarebbe male per un atleta che, nel finale di un’annata intensa ed emotivamente importante per la vicenda doping, ha bisogno di centellinare le energie fisiche e mentali.
Torino attende di capire anche quali siano le reali condizioni di Carlos Alcaraz. La sconfitta contro Ruud ha messo a nudo i limiti della condizione dello spagnolo, costringendolo a spiegare di non essere stato bene a casa prima del viaggio verso l'Italia. Sarebbe un peccato in un'edizione che già deve scontare il forfait di Djokovic e che era stata costruita per riproporre lo scontro tra i dominatori del tennis del presente e del futuro. Semifinale (più probabile) o finale, ma Sinner-Alcaraz è il piatto stellato della settimana torinese.