Attentato a Lahore: la strage dei cristiani - Foto
Oltre 70 le vittime, in maggioranza donne e bambini, morte dopo l'attacco kamikaze in un parco giochi rivendicato dai talebani
Almeno 72 persone, in stragrande maggioranza donne e bambini della minoranza cristiana, sono state uccise in serata in un attacco suicida in un parco pubblico di Lahore, nel Pakistan centrale, gremito di famiglie che celebravano la Pasqua.
L'esplosione, di forte entità, è avvenuta vicino a un ingresso del Gulshan-i-Iqbal Park situato nell'area di Iqbal Town, un popolare ritrovo domenicale e particolarmente affollato oggi in occasione della festività cristiana. Il kamikaze si è fatto esplodere vicino a delle altalene in mezzo alla folla. È stata una carneficina con oltre 300 feriti, rivendicata dai talebani del gruppo Jamatul Ahrar.
La strage della comunità cristiana
Secondo quanto riferito all'ANSA da Xavier P. William, responsabile dell'ong Life for All Pakistan che si occupa di diritti delle minoranze religiose, almeno 51 vittime e 157 feriti appartengono alla comunità cristiana.
I sopravvissuti hanno detto di aver visto i corpi smembrati dalla deflagrazione riversi in pozze di sangue. Per trasportare i numerosi feriti negli ospedali sono stati usati i taxi e gli autorisciò che erano parcheggiato all'uscita del parco. Il governo di Islamabad ha dispiegato alcuni reparti dell'esercito per facilitare le operazioni di soccorso. La polizia ha confermato la presenza di un kamikaze e anche l'uso di sfere metalliche nell'esplosivo per aumentare l'effetto letale.
Al momento della strage c'era una grande folla nel parco a tal punto che le vie di accesso erano intasate dal traffico. È emerso che non c'era alcun servizio d'ordine a protezione dei numerosi ingressi del parco pubblico che è uno dei più grandi di Lahore.
La condanna del massacro
Il massacro è stato duramente condannato da India, Stati Uniti e anche dall'Italia. "Il pensiero corre alle piccole vittime pachistane di #Lahore e alla Pasqua insanguinata dalla follia kamikaze #prayforlahore" ha scritto su Twitter il premier Matteo Renzi.
Anche la premio Nobel per la pace Malala Yousafzai ha stigmatizzato la strage sempre su Twitter. "Sono sconvolta da un crimine insensato - ha scritto la giovane - che ha colpito gente innocente". Il 15 marzo dello scorso anno due kamikaze sempre del Tehrek-e-Taliban Pakistan (TTP) Jamat-ul-Ahrar, si erano fatti esplodere all'ingresso di due chiese di Lahore vicine fra loro, la cattolica St.John's Church e la cristiana Christ Church causando 17 morti.