B-52 "Stratofortress": storia di un gigante dei cieli - foto
In azione in Vietnam e nella prima Guerra del Golfo, il maxi bombardiere nucleare a lungo raggio dell'Usaf torna d'attualità con la crisi nordcoreana
Non accadeva dal 1991, l'anno della prima guerra del Golfo, che i bombardieri strategici americani B-52 venissero allertati in vista di un possibile intervento a breve termine.
Nel quadro della crisi nordcoreana, le fonti del Pentagono, riprese da alcuni media in modo per la verità forzato, hanno indicato l'intenzione di allertare i bombardieri dotati di testate nucleari e pronti all'utilizzo operativo. Mentre si attende il richiamo di circa 1.000 piloti abilitati, ripercorriamo le vicende del più longevo, veloce e potente bombardiere della storia dell'aviazione.
UN FIGLIO DELLA GUERRA FREDDA
Il progetto del B-52 fu sviluppato dalla Boeing nel 1948, principalmente per sostituire i B-29 "Superfortress" protagonisti dell'ultima fase della Seconda Guerra Mondiale, culminata con lo sgancio della bomba atomica sul Giappone da uno dei quadrimotori dell'Usaf: l'Enola Gay.
Lo scoppio della Guerra Fredda spinse i vertici dell'Aeronautica Militare americana a sviluppare un bombardiere strategico a lungo raggio, che in pratica potesse raggiungere e colpire l'Unione Sovietica. Sarà uno dei bombardieri dalla vita operativa più lunga, essendo ancora oggi in linea con l'Usaf
UN LETALE UCCELLO D'ACCIAIO
Le caratteristiche del bombardiere Boeing erano certamente impressionanti per l'epoca in cui fu concepito.
Dotato di ben 8 motori a reazione, che sostituivano i propulsori a pistoni del predecessore B-29, aveva misure gigantesche: l'apertura delle ali (alte ad angolo chiuso) era di 56 metri, la lunghezza dalla prua agli impennaggi di coda era di 49 metri.
Il gigantesco uccello d'acciaio era anche molto veloce. Alla quota operativa di ben 17.000 metri poteva spingersi fino a Mach 0,9 (960 Km/h). Altrettanto impressionante era l'autonomia, che superava 16.000 Km.
Lo sviluppo del B-52 fu particolarmente lungo, data la necessità di impiego di materiali e tecnologie all'avanguardia assoluta alla fine degli anni' 40. Fu così che allo scoppio della guerra di Corea nel 1950 furono ancora i vecchi B-29 a prendere parte ai bombardamenti contro i nordcoreani.
Il volo del primo prototipo è datato 15 aprile 1952. Denominato XB-52, fu protagonista di una lunghissima fase di testaggio in galleria del vento, a terra e in volo. Furono in particolar modo sperimentati i nuovissimi carrelli direzionabili che permettevano al bestione dei cieli di atterrare in sicurezza anche se non in linea con la pista, data l'importante stazza e la velocità di approccio in fase di atterraggio.
Il primo esemplare di serie fu consegnato il 29 giugno 1955 all'US Strategic Air Command, pronto per una possibile guerra nucleare contro l'Unione Sovietica. I test di sgancio di testate atomiche furono svolti l'anno successivo in pieno Oceano Pacifico. Durante la crisi missilistica di Cuba fu sperimentata l'operazione Chrome Dome, che prevedeva la permanenza in volo di un'aliquota di B-52 pronti a sganciare gli ordigni nucleari in caso di attacco sovietico.
NEI CIELI DEL VIETNAM
Ma la vera vita operativa del bombardiere, chiamato scherzosamente dai piloti "BUFF" (acronimo per Big Ugly Fat Fellow - il grande, brutto e grasso amico) iniziò durante la prima fase della guerra del Vietnam, quando 28 "Stratofortress" decollarono dall'isola di Guam dirette sopra un area coperta dalla giungla nella provincia di Binh Duong, a nordovest della capitale sudvietnamita Saigon. Era il 1965. L'azione dei B-52 in Vietnam proseguirà per gran parte della durata del conflitto, compiendo missioni anche su Laos e Cambogia atte ad interrompere le linee di rifornimento dell'esercito nordvietnamita. il totale delle azioni dei bombardieri strategici nei cieli del Sudest asiatico dal 1965 al 1973 supererà la cifra di 126.000. Le perdite furono irrisorie, in quanto il B-52 volava ad una quota così alta da non essere né visto né sentito. Soltanto uno sarà abbattuto il 26 dicembre 1972 dal fuoco nordvietnamita, i cui resti si trovano tuttora nel punto in cui l'aereo precipitò a pezzi nelle acque di un laghetto del sobborgo di Hanoi, Ngoc Ha.
Negli anni '80 le versioni aggiornate dello "Stratofortress" continuarono a rappresentare una delle armi di punta degli Stati Uniti, con la possibilità di trasportare i missili "Cruise" dotati di testate nucleari o convenzionali.
CONTRO SADDAM (1991)
Il secondo conflitto nel quale si levarono in volo i giganteschi bombardieri fu la prima guerra del Golfo all'inizio del 1991. I B-52 decollarono dalle lontane basi del'Usaf nell'Oceano Indiano e addirittura dal territorio degli Stati Uniti, data la lunghissima autonomia di volo che li caratterizzava.
FINO ALL'ISIS
I velivoli dell'ultima versione, il B-52H, saranno poi impiegati in alcune occasioni durante gli anni '90 nelle guerre balcaniche in Bosnia e Kosovo e lungo tutto l'arco del conflitto in Afghanistan ed Iraq dal 2001 al 2014. Le missioni degli "Stratofortress" sono quindi proseguite nella lotta contro l'ISIS in Iraq tuttora in corso.