Bomba all'idrogeno, 6 cose da sapere
È l'arma più potente mai sperimentata: che cos'è, che potenza può avere, quali sono le differenze con l'atomica, chi la possiede
Da 100 a mille volte più potente delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki e molto più compatte e "trasportabili". Sono le bombe a fusione termonucleare, più comunemente conosciute come bombe all'idrogeno o bombe H che sono presenti oggi negli arsenali delle potenze nucleari mondiali. In questo gruppo potrebbe oggi essere entrata anche la Corea del Nord (anche se tra gli esperti sussistono dubbi per la potenza relativamente contenuta dell'esplosione, stimata in 6 chilotoni, equivalente a 6.000 tonnellate di tritolo).
Ma che cos'è esattamente una bomba a idrogeno, e che cosa la differenzia dalla terribile, ma meno potente bomba atomica?
1 - Come funziona
"La bomba termonucleare - ha spiegato all'Ansa Vanni Antoni, direttore dell'Istituto Gas Ionizzati del Cnr - è un'arma che usa l'energia dirompente che scaturisce da una fissione nucleare, usata nelle normali bombe atomiche, che innesca una fusione nucleare che a sua volta rilascia una enorme quantità di energia in modo esplosivo".
In pratica nella bomba H viene usata come innesco una bomba atomica con uranio 235 o plutonio 239, che porta alla fusione termonucleare di isotopi dell'idrogeno, come il trizio e il deuterio. Le energie prodotte da fissione e fusione si sommano dando vita a una potentissima esplosione nucleare, che viene misurata in megatoni, cioè in milioni di tonnellate equivalenti di tritolo. L'intero processo dura nell'ordine di poche centinaia di nanosecondi.
A differenza della bomba atomica, la bomba H, teoricamente, non ha nessun limite di potenza.
2 - Gli effetti
Le rovine della città di HiroshimaGetty ImagesL'esplosione termonucleare produce un'onda di calore che può arrivare a milioni di gradi centigradi nel punto "zero", seguita da un'onda d'urto che può raggiungere diversi chilometri e oltre all'emissione di radiazioni, produce anche una potente onda elettromagnetica.
Riassumendo, gli effetti devastanti di un'esplosione nuleare sono:
- onda di calore fino a 20 milioni di gradi nel punto di detonazione
- onda d'urto;
- emissione di radiazioni (direttamente con l'esplosione e tramite successivo fallout radioattivo);
- effetto EMP (Electro Magnetic Pulse), in grado di danneggiare qualsiasi tipo di linea elettrica o informatica in un'area vastissima.
3 - I primi test
1952: l'esplosione della bomba a idrogeno sull'atollo di Eniwetok Three Lions/Getty ImagesIl concetto di arma termonucleare è stato sviluppato per la prima volta dagli scienziati americani Edward Teller e Stanislaw Ulam, che nel 1951 hanno messo a punto i primi ordigni.
La bomba all'idrogeno, al contrario della bomba a fissione, che "spacca l'atomo", non è mai stata usata in azioni belliche. Il primo test è stato fatto negli Usa l'1 novembre 1952, con la Ivy Mike. L'Unione Sovietica ha sperimentato il suo primo ordigno H il 12 agosto successivo, seguita da Gran Bretagna, nel 1957, Cina, nel 1967 e Francia nel 1968.
4 - 3mila volte più potente dell'ordigno di Hiroshima
Una riproduzione della bomba a idrogeno denominata Zar, dell'Unione Sovietica, testata nel 1961 ALEXANDER NEMENOV/AFP/Getty ImagesLa terrificante potenza della bomba termonucleare è stata dimostrata dall'Urss in un test nucleare del 1961 sull'isola artica di Novaia Zemlya, con la bomba Zar da 50 megatoni, che ha liberato un'energia pari a 3.125 volte quella di Little Boy lanciata su Hiroshima nel 1945.
5 - La miniaturizzazione
Rispetto alle bombe nucleari, la bomba H consente una notevole miniaturizzazione nonostante la potenza, che può andare dai pochi chilotoni delle armi tattiche alle decine di megatoni delle testate multiple dei missili intercontinentali.
6 - I paesi che la possiedono
6 gennaio 2016, la notizia dei test della bomba a idrogeno in Corea del Nord JUNG YEON-JE/AFP/Getty ImagesOltre a Usa, Russia, Cina, Regno Unito e Francia, potrebbe avere armi termonucleari anche Israele, visitato da Edward Teller più volte negli anni Sessanta, ma non hanno mai condotto test nucleari. Quelli invece fatti da India e Pakistan, nonostante quanto hanno dichiarato i due governi, secondo gli esperti non sarebbero stati abbastanza potenti da confermare l'uso di ordigni termonucleari, come nel caso dell'esperimento nordcoreano.