Immensa Brignone, la Coppa del Mondo di sci è tua
La valdostana trionfa bissando il successo del 2020. Come lei solo Thoeni, Gros e Tomba: anatomia di una campionessa a volte dimenticata da media e pubblico - FEDERICA, L'ANTIDIVA DELLO SCI ITALIANO
Immensa Federica Brignone, il mondo dello sci è ai tuoi piedi. Come nel 2020, la valdostana figlia di Maria Rosa Quario che a luglio compirà 35 anni, ha trionfato prendendosi la grande sfera di cristallo che premia i vincitori nella classifica generale della Coppa del Mondo. E' successo a Sun Valley, negli Stati Uniti, senza che l'azzurra nemmeno scendesse in pista. Le condizioni della neve, dopo le abbondanti precipitazioni delle ore precedenti il via, hanno portato alla cancellazione della discesa libera rendendo non più colmabile il vantaggio di 385 punti nella classifica sulla svizzera Lara Gut-Behrami. Non solo, Federica ha fatto sua anche la sfera di cristallo di discesa libera e ora attacca quelle di Super G e gigante per completare un'impresa straordinaria.
La Coppa del Mondo corona una stagione indimenticabile, già impreziosita dalle medaglie conquistate nei Mondiali di Saalbach nel mese di febbraio: oro nel gigante e argento nel SuperG. E poi le dieci perle nella coppa, spalmate lungo tutta un'annata in cui Federeica è stata praticamente perfetta per continuità ad altissimo livello. Lei che sta migliorando con il passare del tempo e che guarda ai Giochi di Milano-Cortina del 2026 dove proverà a cancellare l'unica ombra di una storia che la colloca nell'olimpo dello sport italiano.
Non ha mai conquistato un oro olimpico, Federica, solo (si fa per dire) un argento e due bronzi. Se la salute l'assisterà evitandole infortuni non c'è dubbio che tra undici mesi si presenterà al cancelletto di partenza da grande protagonista costringendo ancora una volta tutti ad accorgersi di lei.
Federica Brignone è l'antidiva dello sci italiano, diversa da Sofia Goggia con la quale divide solo talento e coraggio mentre carattere e capacità di mettersi in vetrina sono all'opposto. Una rivalità che ha costretto entrambe ad alzare il proprio limite e che alla fine ha regalato allo sci azzurro una stagione irripetibile. In più Federica si è affinata come polivalente straordinaria, competitiva in tre delle quattro specialità.
Non è un caso che prima di quest'anno non avesse mai vinto in discesa libera e che proprio sul finire del 2024 abbia colmato la lacuna aggiungendo l'ultimo tassello alla sua crescita personale. Il podio su cui è salita a La Thuile è il numero 83 della carriera, meno 5 da Alberto Tomba. Il primo nel 2010 e da allora solo in due occasioni (2013 e 2014) non ne ha raccolti. A sorprendere, però, è la progressione perché le ultime due stagioni sono state le migliori in assoluto, arrivate nel momento della maturità che per molte atlete è, però, anche quello dei primi segni di declino fisico.
FEDERICA NELLA STORIA DELLO SCI ITALIANO: I PRECEDENTI
La stagione memorabile di Federica porta allo sci azzurro l'ottava coppa di cristallo della sua storia. Per la Brignone, come detto, è il bis dopo quella conquistata nell'inverno 2020 con il Covid che cancellò l'ultima parte del calendario togliendo il fascino della vittoria in pista all'atleta valdostana che aveva comandato nei mesi precedenti e che sarebbe comunque arrivata in fondo da leader.
Prima di lei, l'onore di vincere la Coppa del Mondo nella classifica generale era toccato a Gustavo Thoeni, monumento dello sci italiano con i successi nel 1971, 1972, 1973 e 1975. In mezzo, nel pieno dell'era della Valanga Azzurra, la firma era stata quella di Piero Gros (1974). Poi Alberto Tomba nel 1995, unica perla di una carriera da record nella quale il bolognese è sempre stato penalizzato dalla concorrenza di polivalenti puri come Zurbriggen e Girardelli.