Bruxelles: chi sono le vittime degli attentati - Foto
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Bruxelles: chi sono le vittime degli attentati - Foto

È di 32 il bilancio dei morti della strage in Belgio, tutte identificate. Sono 17 cittadini belgi e 15 stranieri. Ecco le loro storie

1° aprile

C'era anche la vicepresidente della Commissione europea Kristalian Georgieva ai funerali di Patricia Rizzo, la 48enne funzionaria italiana dell'Agenzia Ue per la ricerca morta nell'attentato alla stazione metro di Maalbeek del 22 marzo. Familiari e amici si sono radunati nella chiesa di Saint-Jean Baptiste, a Wavre, vicino aBruxelles, per l'addio alla donna di origine siciliana. Per il governo c'era il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova. "Vicinanza" è stata espressa dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio in cui ha ribadito "la più ferma condanna nei confronti della barbara e insensata violenza terrorista che continua a calpestare il supremo valore della vita umana, mietendo vittime innocenti".

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Tutti gli attentati in Belgio

29 marzo

Nella tragedia infinita degli attentati di Bruxelles di una settimana fa, oltre che nelle indagini c'è della farsa anche nella conta dei morti da parte delle autorità belghe. L'ultimo bollettino è stato rivisto al ribasso a 32 vittime accertate contro le 35 annunciate e tutte sono state identificate. I tre kamikaze (due all'aeroporto di Bruxelles-Zaventem e uno alla stazione della metro di Maalbeek), i cui corpi sono già stati identificati, non sono conteggiati in questo nuovo bilancio.

Si tratta di 17 cittadini belgi e 15 stranieri. Lo ha comunicato la procura federale belga.

La vittima italiana

È l'italiana Patricia Rizzo, impiegata presso un'agenzia della Commissione Ue, la vittima italiana che risultava scomparsa da mertedì dopo l'attentato alla metropolitana a Maalbeek.

I riconoscimenti

Jennifer Scintu è cittadina tedesca di origine italiana che dall'elenco delle persone disperse è entrata a far parte di quello delle vittime. La sua morte è avvenuta nell'attentato all'aeroporto di Bruxelles.

Prima di lei erano state identificati due cittadini americani, i fratelli di New York Sasha e Alexander Pinczowsky.

James Cain, padre della fidanzata di Alexander, Cameron, ha parlato a nome della famiglia dei giovani dicendo che le autorità belghe e l'ambasciata olandese hanno identificato i resti.

Cameron era al telefono con il fidanzato che si trovava all'aeroporto della città belga per rientrare a New York, quando la chiamata è stata interrotta a causa dello scoppio della bomba.

I due fratelli erano cittadini olandesi e vivevano da tempo negli Usa.

Fabienne Vansteenkiste

Fabienne Vansteenkiste, di 51 anni, lavorava all'aeroporto di Zaventem alla sezione trasporto bagagli ed è stata colpita dall'esplosione quando aveva appena finito il suo turno di lavoro e stava cercando di tornare a casa.  In questi giorni la sua foto è stata postata più volte nella pagina di Facebook creata per condividere informazioni delle persone scomparse.


Raghavendran Ganesh

Il cittadino indiano Raghavendran Ganesh era in metropolitana quando ha fatto la sua ultima telefonata come conferma il ministro degli Esteri indiano in un suo tweet.

Adelma Tapia Ruiz

È una donna peruviana la prima vittima degli attentati di Bruxelles ad essere stata identificata.Adelma Tapia Ruiz, 36 anni, da sei anni viveva alla periferia di Bruxelles, uccisa davanti ai check in di Delta, pronta a volare a New York per le feste di Pasqua. Era con suo marito, belga, e le sue due figlie, di cui solo una per fortuna e' rimasta leggermente ferita. Appassionata di cucina, i suoi amici raccontano che sognava assieme al marito di aprire un ristorante peruviano, qui a Bruxelles. 

Leopold Hecht

Leopold Hecht, vent'anni, studente di legge di nazionalità belga, deceduto per le gravi ferite subite durante l'attentato in metropolitana, dopo una notte in ospedale. Cresciuto in una famiglia di importanti avvocati, era molto conosciuto e amato nella sua università, la Saint Louis, dove è stato allestito un piccolo memoriale in suo omaggio. La famiglia ha autorizzato l'espianto degli organi. "Sappiamo che è la decisione che avrebbe voluto che prendessimo per lui anche se non l'aveva mai espressa", ha raccontato alla Libre Belgique la madre del giovane, un magistrato di Bruxelles, "fa pienamente parte dei suoi valori, speriamo che con il dono dei suoi organi salverà una vita o aiuterà una persona". Leopold "era convinto che solo le parole potessero sconfiggere l'oscurantismo", ha rievocato la madre, "nello stesso spirito noi non siamo arrabbiati, non ce l'abbiamo con nessuno".

 Olivier Delespesse

Stessa tragica sorte per Olivier Delespesse, giovane funzionario del ministero dell'Istruzione, anche lui sul maledetto treno sventrato a Maelbeek. Lo ha ricordato l'ufficio in cui lavorava con un commosso comunicato: "Olivier era una persona simpatica, gioiosa, amichevole, una persona eccezionale per i suoi amici e i suoi colleghi. La sua morte è profondamente scioccante e ingiusta". 

Gilles Laurent, regista belga

I suoi amici dicono che avrebbe voluto essere ricordato come "un bravo ragazzo con cui bere una birra. Una birra belga". Gilles Laurent era un ingegnere del suono e un documentarista belga, viveva a Tokio con sua moglie Raiko, e quando è stato ucciso nella metropolitana era a Bruxelles per finire uno dei suoi documentari.

Gail Mingala Martinez

Americana, 41 anni, moglie di un ufficiale di aeronautica e madre di 4 figli, Gail Mingala Martinez è morta e suo marito, Kato, è ferito e ancora in ospedale.

David Dixon, programmatore inglese

David Dixon viveva a Bruxelles con la sua compagna e il figlio. È morto nell'attentato di Maalbeck

Elita Weah

Nata in Liberia ma residente in Olanda, Elita è morta durante l'attacco in aeroporto. Il fratello ha postato su Facebook una sua foto scattata in aeroporto poco prima dell'esplosione delle bombe.

Andre Adam, ex ambasciatore


Andre Adam era stato anche ambasciatore belga negli Stati Uniti. Su Facebook sua figlia lo ricorda come un uomo di grande cultura, e ripercorre la sua carriera, iniziata all'ambasciata di Cuba nel 1964.


Minuto di silenzio a Bruxelles dopo gli attentati del 22 marzo

Carl Court/Getty Images
22 marzo 2015. Un messaggio d'amore per Bruxelles scritto col gesso in Place de la Bourse a Bruxelles.

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